La Gazzetta dello Sport

Milan dolcetto o scherzetto? Notte brivido con Piatek

- di Fallisi, Pasotto, Sovrani

Se l'Inter martedì a Brescia aveva strappato una vittoria con i denti, la Juve per battere il Genoa ai denti ha dovuto aggiungere anche le gengive. Il rigore scaccia problemi di Ronaldo riporta la Juve in vetta ed evita le prime analisi sulle difficoltà recenti dei bianconeri a trovare la via del gol e a risolvere partite alla propria portata. La squadra di Sarri viene imbrigliat­a dal Genoa, esprime un gioco poco convincent­e e solo al 96' grazie a un penalty sciocco ma netto si porta a casa tre punti importanti­ssimi. A Thiago Motta resta la bella prestazion­e, l'impresa solo sfiorata e la rabbia per una espulsione che definire esagerata è poco: il secondo giallo a metà campo a Cassata per una leggera trattenuta su Dybala è davvero troppo fiscale e severa. Il Genoa in 10 dal 51' si è rintanato nella propria metà campo ma con ordine e senza perdere la testa. La Juve ha avuto quasi un intero tempo per segnare un gol che a quel punto sembrava nell'aria. E invece la Juve (ancora una volta poco riconoscib­ile per una maglia con i numeri fosforesce­nti) non ha sfondato e non ha brillato. Le prime della classe dunque dopo l'Xfactor della nona giornata, vanno a braccetto con le vittorie stentate della decima che però permettono a entrambe di allungare su Atalanta e Napoli. Appuntamen­to ora a sabato quando le duellanti torneranno in campo. L’Inter andrà a Bologna contro una squadra in buona salute ma che anche ieri ha regalato molto in difesa. Ne ha approfitta­to il Cagliari, adesso quinto, che vola sulle ali dell'entusiasmo approfitta­ndo dei soliti errori individual­i dei difensori rossoblu. Maran raggiunge Ancelotti e si gode il suo meritato momento d'oro. La Juve invece affronterà nel derby fuori casa il Torino uscito travolto dalla trasferta a Roma con la Lazio. I granata vivono un momento di grande difficoltà e sembrano aver perso tutte le certezze che lo scorso anno avevano permesso a Mazzarri di forgiare un gruppo solidissim­o. Guidata da Immobile la Lazio poteva segnare più delle 4 reti rifilate a Sirigu che ha evitato un passivo peggiore. La Juve è la peggior avversaria che il Toro potesse augurarsi per il valore dei bianconeri, ma anche la migliore per far scattare quella molla di orgoglio necessaria in momenti delicati come questo. Giornata da incornicia­re per le romane che tornano grandi protagonis­te calando due poker: detto di Inzaghi, che dopo il successo a Firenze ha travolto il Toro, l'altro Oscar di giornata va alla Roma che dopo la vittoria col Milan fa quattro gol a a Udine. Gioco, occasioni, reti spettacolo e grandissim­e individual­ità: da Zaniolo sempre più protagonis­ta a Pastore, passando per Smalling e Kluivert. I gialloross­i sono stati più forti anche della decisione sbagliata di Irrati che ha espulso Fazio sull'1-0. Fonseca ha scavalcato il Napoli raggiunto il quarto posto e mostrato che con il rientro dei tanti infortunat­i è tra i più seri candidati a un posto Champions. Sabato all'Olimpico arriverà proprio il Napoli di Ancelotti. L'attesa sfida del San Paolo con l'Atalanta ha regalato i gol e le emozioni attese e le polemiche feroci di cui avremmo fatto a meno. L'episodio clou su Llorente, fa infuriare De Laurentiis e la panchina azzurra, ma la scelta ha un senso. Gasperini esce imbattuto, magari non si candida ancora per la lotta al titolo ma la sua Dea resta la terza forza del campionato. Vittoria importante della Fiorentina col Sassuolo. La Samp arranca e non svolta col Lecce. Passo indietro per gli arbitri, tra cartellini sbagliati e tanta confusione.

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ANSA Festa Cristiano Ronaldo, 34 anni, decide su rigore contro il Genoa

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