La Gazzetta dello Sport

LA SOFFERENZA E IL RUOLO DEL MERCATO

- di Andrea Di Caro

Idue maggiori e più costosi colpi di mercato: De Ligt (75 milioni) e Lukaku (83) permettono a Juve e Inter di proseguire la lotta scudetto spalla a spalla. Nel derby la Juve incrocia tackle e tacchetti contro il miglior Torino della stagione, soprattutt­o se pensiamo al momento critico dei granata e al valore degli avversari. Motivo in più per Sarri di essere molto soddisfatt­o. Se poi dalla panchina hai Higuain pronto a cambiarti la partita, le cose si semplifica­no. Mazzarri esce ancora battuto ma ritrova l'anima della sua squadra: spirito, coraggio, compattezz­a. Non esiste un bel modo di perdere, ma il Toro non può rimprovera­rsi nulla e deve ripartire dalla gara di ieri sera per avviare la sua rimonta in classifica. Il protagonis­ta, come detto, è l'olandese De Ligt che passa dall'incubo dell'ennesimo rigore per fallo di mano, che Doveri invece gli risparmia, al gol che lo rende eroe del derby e fa dimenticar­e l'inizio di stagione tra luci e ombre. Menzione speciale per Sirigu: oggi il miglior portiere italiano. Se continua così merita di essere titolare agli Europei.

Trascinata dai gol del suo gigante l'Inter continua a vincere sempre di un soffio, lottando e soffrendo una volta per difendere il risultato (Brescia), un'altra per raggiunger­lo (Bologna). Tutto questo oggi è un grande merito: rimontare il Bologna (che continua a buttare punti per errori individual­i imperdonab­ili) negli ultimi 20’ è segno di carattere. Ma nel medio periodo queste prestazion­i molto muscolari, ma poco brillanti dal punto di vista del gioco, potrebbero non sempre bastare. Nel lungo periodo invece, come da indicazion­i del tecnico, si attendono quei rinforzi di qualità che dovrebbero aiutare Conte a non affidarsi quasi solo a Lukaku e Lautaro. Pesa certo l'assenza di Sensi, ma anche quella di un centrocamp­ista offensivo che regali strappi, colpi, assist e gol. Un interno o un trequartis­ta di gamba: uno come... Zaniolo. Ripensare all'operazione di mercato dello scorso anno (lui, Santon e 24 milioni per avere Nainggolan, quest’anno prestato gratis al Cagliari) è una ferita per i tifosi nerazzurri che si riapre ogni volta che il talento gialloross­o mostra classe e colpi cristallin­i come quelli che hanno aiutato la Roma ad affondare il Napoli e trovare per una notte il terzo posto. La partita dell'Olimpico in punti. 1) Zaniolo, al quarto gol consecutiv­o, ha le stimmate del campione.

2) Fonseca è un ottimo allenatore. Ha capito in fretta il calcio italiano e forgiato nel momento più difficile (una marea di infortunat­i) un gruppo compatto che non rinuncia mai al gioco.

3) Il ritrovato Pastore può essere l'uomo in più per la corsa Champions. Napoli: per due giorni è sembrato che il principale problema fosse solo il rigore negato con l'Atalanta. Purtroppo per Ancelotti ce ne sono altri e più profondi. 1) All'undicesima giornata è a -11 dalla Juve e -10 dall'Inter e fuori dalla zona Champions. Mai cosi negli ultimi 5 anni. 2) La squadra balla in difesa e gioca sprazzi di partita. A Roma solo 20'da vero Napoli. 3) Il gruppo perde punti e partite con troppa facilità. Come se sia persa la fame agonistica che c'era con Sarri.

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Decisivi Romelu Lukaku, 26 anni e Matthijs De Ligt, 20
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