C’è Krunic con Biglia Suso si ferma all’ultimo: più Castillejo che Rebic
Ballottaggio sul filo per rilevare Jesus In attacco comanda ancora Piatek
Continuità di rendimento: difficile, visto il trittico da paura Lazio-Juve-Napoli, ma non impossibile. Continuità di uomini: fantascienza, perché di questi tempi al Milan va così. Un fastidio all’adduttore ha fermato Musacchio contro la Spal, un’altra noia muscolare ha messo fuori uso Suso a poche ore dal match con la Lazio: ieri lo spagnolo non si è allenato – pare si tratti della solita infiammazione al pube che lo ha tormentato anche nella stagione passata – e Pioli dovrà ridisegnare il tridente d’attacco. Soprattutto, dovrà rinunciare alla vena creativa di Jesus, che giovedì aveva tirato fuori dal cilindro il colpo da tre punti con una punizione magistrale dopo aver guardato dalla panchina per un’ora.
Castillejo-Rebic sul filo
Pioli scioglierà gli ultimi dubbi sull’uomo che dovrà affiancare Piatek e Calhanoglu solo oggi: nella serata di ieri le quotazioni di Ante Rebic erano date in forte risalita, ma Castillejo resta in leggero vantaggio. Per caratteristiche tecniche, l’ex Villarreal sarebbe il sostituto ideale di Suso, ma la prova opaca con la Spal e le peculiarità dell’avversaria attesa stasera possono spingere il croato a un sorpasso che lo
proietterebbe per la prima volta titolare dopo un mese e mezzo trascorso per lo più in panchina: contro la banda Inzaghi la corsa e gli strappi di Rebic in ripartenza potrebbero tornare più utili dei dribbling di Castillejo. Se chiamato in causa, però, il 26enne vicecampione del mondo dovrà mettere in campo un carico di determinazione e qualità superiore a quanto mostrato fin qui: «Da lui mi aspetto un contributo maggiore», ha spiegato Pioli nei giorni scorsi.
Certezze dietro
In attesa di trovare gli equilibri giusti in avanti, dove il gol di Suso non ha cancellato le difficoltà
di reparto (dopo 10 giornate di campionato Piatek e colleghi sono il 15° attacco della Serie A), Pioli cerca conferme davanti a Donnarumma: il muro rossonero era stato il punto di forza del Milan che aveva sfiorato la Champions a maggio ma si era sgretolato da agosto in poi. Il crash test contro la Lazio del capocannoniere Immobile misurerà la tenuta di una difesa che giovedì è apparsa finalmente in ripresa – al di là del clean sheet ritrovato dopo aver incassato almeno due gol in cinque delle precedenti sei partite – e l’affidabilità di Leo Duarte, che contro la Spal si è mosso bene sia da terzino destro che da centrale.
Ecco Krunic
In mezzo al campo, accanto al revenant Biglia dovrebbe toccare a Rade Krunic, altro nuovo volto che fino a oggi si è dovuto accontentare delle briciole: un tempo con la Fiorentina con Giampaolo in panchina e una ventina di minuti più che discreti alla “prima” di Pioli contro il Lecce. Non erano bastati per prendersi una maglia da titolare, ma stavolta è un’altra storia: questo Milan ha bisogno di continuità. Di risultati e di uomini.