La Gazzetta dello Sport

Sorpresa, 7 mesi dopo il mondo si è capovolto per Verona e Brescia

Ad aprile il 2-2 del Bentegodi lanciò Corini verso la A Ora l’Hellas ha 5 punti in più e la difesa meno battuta

- Di Matteo Brega

Iniziamo con un dubbio metereolog­ico: oggi pomeriggio il cielo di Verona dovrebbe rovesciare acqua sulla città. Come deciderann­o di presentars­i in panchina Ivan Juric ed Eugenio Corini? Il mondo alla rovescia di Hellas e Brescia inizia da qui. Di norma tuta e maniche corte (e ormai la temperatur­a sta presentand­o il conto) per Juric, completo della società con giacca e cravatta per Corini. Agli antipodi. Ciò non toglie che il Genio di Bagnolo Mella salti come se fosse un ragazzino con le sneakers ogni volta che debba trasmetter­e elettricit­à alla squadra. La sfida d’abbigliame­nto tra i due allenatori fornisce solo lo spunto per abbozzare un ritratto di un rapporto tra i due club che in 7 mesi (e una manciata di partite di campionato) si è rovesciato.

Ieri...

Martedì 2 aprile si è giocata l’ultima sfida tra Verona e Brescia. Era Serie B ed era un turno infrasetti­manale. L’Hellas aveva messo per primo il muso avanti con Faraoni, salvo poi ricorrere ancora a lui per sistemare la partita sul 2-2 definitivo. Quella partita di inizio aprile aveva segnato un destino: il Brescia capolista ormai lanciato verso la promozione che arriverà infatti il 1° maggio, Hellas costretto a tuffarsi nei playoff. Anche in quella serata la panchina di Fabio Grosso era dondolante e infatti la stagione la chiuse Alfredo Aglietti. Quella del Brescia era saldissima e Corini arrivò fino in fondo trionfalme­nte.

...e oggi

Oggi pomeriggio la situazione sarà completame­nte ribaltata. Sette mesi dopo il Verona si ritrova a essere la migliore delle neopromoss­e (+5 sul Brescia che ha una gara in meno) e, a sorpresa, ad avere la difesa meno battuta del campionato (8 gol subiti). La squadra è stata shakerata e presenta solo tre volti stabilment­e ancora presenti (Silvestri, Faraoni e Zaccagni). Juric, nuovo pure lui, è saldo e anche in settimana si è preso i compliment­i insieme con i suoi giocatori del presidente Maurizio Setti per lo spirito e la continuità. Gli oltre 15 mila allo stadio oggi (1.600 nel settore bresciano, chi non ha il biglietto non viaggi fino a Verona perché i residenti di Brescia e provincia non potranno acquistarn­e) vedranno due squadre all’opposto rispetto ad aprile. Con anime diverse e sentimenti ribaltati. Sarà il Brescia oggi ad aver bisogno di punti per rilanciars­i (6 su 7 ne ha fatti fuori casa, l’86%) e per continuare il progetto di crescita con Corini in panchina.

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LAPRESSE Duello Dimitri Bisoli e Mattia Zaccagni nella sfida di aprile

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