La Gazzetta dello Sport

D’Aversa: «Ok la prestazion­e, ma al Parma servono punti»

- Di Andrea Schianchi PARMA

Tre parole per scavalcare l’ostacolo Fiorentina e cancellare lo scivolone interno contro il Verona: voglia, determinaz­ione e cattiveria. «Se avremo queste qualità, di sicuro faremo una bella prestazion­e contro i viola» esordisce Roberto D’Aversa, mettendo subito in chiaro che, prima ancora che quello tecnico, sarà l’aspetto caratteria­le a indirizzar­e la sfida. I moduli contano, gli schemi pure, ma alla fine ciò che maggiormen­te condiziona le squadre è il modo in cui queste si presentano dal punto di vista psicologic­o e il Parma, che nella passata stagione ha raggiunto una salvezza quasi miracolosa, ne è la testimonia­nza. «Veniamo da un sconfitta, il pensiero nostro deve essere di andarci a prendere il risultato in uno stadio difficile come quello di Firenze».

In emergenza

Gli uomini sono contati, anche se all’ultimo momento si sono resi disponibil­i per la panchina Gagliolo e Cornelius. In attacco Gervinho e Karamoh larghi e Kulusevski centravant­i arretrato. «Dobbiamo pensare al fatto che ci dobbiamo salvare, quindi nell’interpreta­zione della gara non ci devono mancare quelle qualità che ci hanno permesso di fare cose importanti in questi anni. Si può sempre migliorare, nell’ultima partita si è fatto una buona prestazion­e, ma senza risultato. Dobbiamo essere bravi a cercare la prestazion­e e anche i punti». Il pragmatism­o al potere, perché alla fine, se anche giochi bene ma continui a perdere, la gente si stanca.

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