Anche il City non s’arrende mai. Walker salva Guardiola
Sotto 1-0 col Southampton, i Citizens risalgono con il Kun Aguero e il terzino. Pep sorride: «Siamo stati premiati»
Il Southampton non ha davvero santi in paradiso: la squadra dell’austriaco Ralph Hasenhuttl gioca con il cuore in mano dopo lo 0-9 incassato contro il Leicester il 25 ottobre e perde 2-1, all’86’, un match guidato dal 13’ all’1-1 del Kun Aguero al 70’. Il Manchester City di Pep Guardiola rivede la luce dopo un pomeriggio di luna nera: il pareggio del centravanti argentino è il primo tiro scagliato verso lo specchio della porta dai campioni d’Inghilterra. Altra storia è il copione del match, con il City in pressing costante e il 76 per cento di possesso palla. Non solo: 88% di precisione nei passaggi contro il 61% dell’avversario, 26 conclusioni in totale contro 3, 17 angoli a zero.
Il film
Eppure, il City rischia di affondare. Si ritrova sotto al 13’, quando Ward-Prowse porta avanti i suoi. Pensi ad un gol passeggero, ad un imprevisto. Il gruppo di Guardiola invece soffre. David Silva non è ispiratissimo. Sterling non può sempre giocare da 8 in pagella. Aguero non trova spazi per colpire. Ma è soprattutto la resistenza del Southampton a impedire al City di pareggiare. Il 5-3-2 di Hasenhuttl tiene. Il portiere, otto uomini in due linee strettissime, Ings e Redmond che rientrano per aiutare il resto della compagnia. Guardiola inserisce Gabriel Jesus, ma il brasiliano fatica, pestandosi spesso i piedi con Aguero. L’argentino ha però sempre qualcosa in più rispetto a tutti e quando al 70’ sul suggerimento di Walker pareggia, Guardiola può rilassarsi un attimo. Pep non è stato fermo un attimo, ma ora, col Liverpool sotto a Birmingham, ribaltare la situazione diventa vitale per giocare all’Anfield il 10 novembre la sfida contro i Reds a testa alta. I Saints resistono, ma all’86’ Walker, in disgrazia nell’ultimo mese, conquista il titolo di «Man of the match» con il colpo del 2-1. Il City vince, mentre il Southampton si dispera: resistere, resistere, resistere non è stato sufficiente. I Saints si ritrovano in zona retrocessione e il morale è quello che è.
Dice il catalano
Guardiola cerca di mettere in vetrina le cose migliori di un pomeriggio difficile: «Abbiamo creato un numero impressionante di occasioni, abbiamo pressato senza sosta, ma siamo stati costretti a mantenere la calma e ad essere pazienti. Nell’intervallo ho detto alla squadra che l’unica via era quella di attaccare e alla fine siamo stati premiati». E adesso l’Atalanta, mercoledì sera il Manchester City a San Siro.