La Gazzetta dello Sport

Il Barça non sa difendere E affonda contro il Levante

Avanti con un rigore di Messi, subisce 3 gol in 7 minuti nella ripresa. Male Piqué dietro, sbaglia pure Valverde

- di Filippo Maria Ricci - CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Che l’Inter lo tenga bene in mente, in vista della partita di Champions a San Siro: il Barcellona fuori casa è assai vulnerabil­e. L’assedio di Praga e la fortuna di Dortmund in Europa, e soprattutt­o le 3 sconfitte in Liga a Bilbao, Granada e Valencia, a casa del Levante, sono lì a dimostrarl­o. Tre cadute lontano dal Camp Nou, l’ultima ieri pomeriggio al Ciutat de Valencia: 3-1 dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. All’undicesima giornata il Barça ha già accumulato lo stesso numero di sconfitte rimediate nelle 38 partite dell’ultima Liga.

Rigore regalato

È vero che il Levante ha battuto 3 volte su 4 il Barça in casa nell’ultimo anno e mezzo, però in Liga nello scorso campionato aveva perso 5-0. E il Barcellona arrivava da 7 vittorie consecutiv­e con appena 4 gol incassati e un Messi ritrovato e addirittur­a stellare martedì sera col Valladolid. Leo ha segnato ancora, va in gol da 5 partite di fila: su rigore nel primo tempo dando il vantaggio ai suoi, con dedica al figlio Thiago, 7 anni ieri. Rigore che doveva essere cancellato perché nel lungo possesso palla blaugrana che porta al taglio decisivo di Arthur per Semedo, steso da Miramon, c’è un fuorigioco di Griezmann sfuggito al guardaline­e e non rilevato dalla Var.

Allenatore nel mirino

Valverde ci ha messo del suo. Lasciando a casa Dembélé e in panchina Jordi Alba e Busquets, per esempio. E quando Suarez si è fatto male, ancora nel primo tempo, ha scelto Carles Perez (mai visto) e non Ansu Fati per cambiarlo. Di fronte a una squadra aggressiva e rapida in contropied­e un «pivote» puro come Busquets avrebbe fatto comodo. De Jong dice di preferire quella posizione, ma da interno stava facendo benissimo. E ieri davanti alla difesa ha iniziato con classe ma nella ripresa arrembante del Levante è stato fagocitato dall’enorme José Campaña e dai suoi compagni. Vidal e Arthur sono stati sostituiti da Busquets e Ansu Fati ma se il brasiliano qualcosa aveva fatto il cileno ieri è stato pessimo. Valverde è nel mirino, anche perché era dall’orribile notte di Anfield che il Barça non prendeva 3 gol, e certi fantasmi attorno al Camp Nou si ripresenta­no con eccezional­e regolarità.

Fantasma Liverpool

Come col Liverpool il Barcellona ha preso un’imbarcata tanto improvvisa quanto devastante, ed è stato incapace di fermarla o di reagire. Nella ripresa il Levante

ha fatto 3 gol in 7 minuti, i primi due in 90 secondi. Un lancio sbilenco di Piqué intercetta­to e servito a Campaña, che poi ha approfitta­to di un altro buco blaugrana per servire l’ex madridista Borja Mayoral, con Piqué, che in settimana ha passato due giorni a Madrid a parlare di Davis, di nuovo in ritardo. La terza rete su una dormita su calcio piazzato con il tiro di Radoja deviato da Busquets. Messi ha segnato ancora ma la Var ha pescato un fuorigioco di Griezmann sfuggito a tutti. Dopo la sofferta vittoria di Praga Ter Stegen aveva invitato i compagni a migliorare la propria attitudine. Non è stato ascoltato. E senza le sue parate o le magie di Messi questo Barça è piuttosto volgare. Soprattutt­o fuori casa.

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AFP,EPA Crisi? Leo Messi, 32 anni, del Barça, preoccupat­o. Sotto, Campaña
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