La Gazzetta dello Sport

Infinito Raikkonen Lo splendido 40enne che ama il silenzio

Il finlandese vinse qui un anno fa con la rossa: «Meglio il dentista di un’intervista»

- di Mario Salvini - INVIATO AD AUSTIN

È stato l’ultimo a vincere su questo circuito, un anno fa, con la Ferrari. Che peraltro qui la vittoria non l’aveva mai ottenuta. L’ultimo anche a esser stato campione con la rossa medesima, nel 2007. Si parla di Kimi Raikkonen e istintivam­ente viene da guardarsi indietro, a tutto quel che ha fatto e che lascia. Poi vedi il suo ghigno beffardo nel paddock e sai che la musica è ancora allegra e i titoli di coda lontani. Prima del Messico ha celebrato i 40 anni. Ad Abu Dhabi sorpasserà Fernando Alonso e sarà il secondo più presente di sempre in Formula 1. Con piani e contratto Alfa-Romeo per diventare il primo, tra un anno a Zeltweg. Dove, se tutto sarà filato liscio, avrà superato anche Rubens Barrichell­o.

I record

Ne ha un mucchio, di record, Kimi. Un anno fa qui ad Austin è diventato il più vecchio vincitore di sempre in F.1 (più di Nigel Mansell). E il pilota che ha fatto passare più tempo tra il primo (Malesia 2003) e l’ultimo (fin qui) successo, superando Michael Schumacher. Tutte cose di cui a lui non interessa un accidente. Perché indietro si gireranno gli altri, non certo Kimi. A cui, l’ha detto lui stesso mille volte, interessa solo correre. Se fosse mai possibile senza nemmeno doverne poi parlare. Proprio per il 40o compleanno, in uno di quei giochi in cui si sceglie tra due alternativ­e, gli è stato chiesto: «Intervista o dentista?». E lui, deciso: «Dentista». Kimi è un corpo estraneo, in questa Formula 1. E probabilme­nte è per questo che resta uno dei più amati. Nella sua biografia, per dire, ha raccontato di avere un buco di 16 giorni: tra i GP del Bahrain e di Catalogna del 2013 è rimasto sempre ubriaco. Non ricorda quel che ha fatto. Esempio estremo per spiegare che l’ha sempre presa con uno spirito diverso dagli altri. Figuriamoc­i ora, che è in un team dalle ambizioni più blande, vicino a casa (tra Baar, cantone di Zugo, e Hinwil ci sono 44 km). «La Formula 1 – ha spiegato in un’intervista inizio anno ora è più un hobby, per me. E mi diverto un sacco». Un bell’hobby, da circa 4 milioni di euro all’anno. «La motivazion­e me la dà la famiglia», e cioè la moglie Minttu e i piccoli Robin e Rianna, di 4 e 2 anni. «La vita fuori dalle corse ora è più importante. Anche se poi, ovviamente, in pista cerco di dare sempre il meglio. Il che non succede sempre, ma fa parte delle gare».

Le nuove regole

Si direbbe che non succeda da dopo la pausa, col sospetto che gli sviluppi, in Alfa, non abbiano funzionato come si sperava. Fino a Budapest, Kimi aveva messo insieme 31 punti, con 3 settimi posti. Da Spa in avanti è a 0, mai più di 13°. Ha fatto meglio il suo compagno Antonio Giovinazzi, a cui lui venerdì ha fatto i compliment­i per i tempi nelle libere. Dopo aver detto la sua sui nuovi regolament­i: «Chi se ne importa se le auto del 2021 andranno 3 secondi più lente. Se ci sarà spettacolo non se ne accorgerà nessuno». Kimi, stando a logica e contratto, non dovrebbe guidarle. Ma è dal 2015 che parliamo di ultime stagioni e di addii. E lui, intanto, nel 2020 correrà ancora.

 ??  ??
 ?? AFP GETTY ?? 1) Kimi Raikkonen al volante della Ferrari qui un anno fa: sua ultima vittoria in F.1; 2) Il finlandese quarantenn­e oggi con la tuta dell’Alfa Romeo
AFP GETTY 1) Kimi Raikkonen al volante della Ferrari qui un anno fa: sua ultima vittoria in F.1; 2) Il finlandese quarantenn­e oggi con la tuta dell’Alfa Romeo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy