Lozano come Godot Se torna “Speedy” l’Europa è in discesa
Il gol alla Juventus all’esordio, poi diverse prove deludenti, ma con l’Atalanta e a Roma ci sono stati segnali di ripresa e da casa fanno il tifo per lui
Samuel Beckett c’entra poco, ma l’attesa di Napoli e del Napoli per Hirving Lozano sta partorendo una sceneggiatura teatrale simile a quel Godot che non appare mai sul palcoscenico. In questo caso la prima del messicano, con la maglia del Napoli, aveva acceso subito l’entusiasmo: 45’ giocati bene contro la Juve a Torino, un tiro, un gol. Difficile chiedere di più a un attaccante. Hirving che tiene fede ai suoi battesimi con gol in ogni angolo del pianeta: dal Messico all’Olanda, dalla Russia (Confederations Cup e poi Mondiale) all’Italia, per l’appunto. Sembrava l’inizio di una grande storia.
Eclissi
Sembrava per l’appunto. Perché poi Lozano si è eclissato. O per lo meno non sta rendendo per quello che ci si attendeva. Il presidente Aurelio De Laurenmeglio tiis lo ha difeso pubblicamente, sottolineando le difficoltà di ambientamento di un giocatore che fra settembre e ottobre è andato e tornato due volte per giocare con la nazionale messicana. Tutti fattori che non aiutano l’inserimento con i nuovi compagni. Lo stesso allenatore Ancelotti all’inizio era convinto di poterlo sfruttare anche come punta centrale, ma è emerso che Hirving si trovi meglio sulla fascia dove riesce a esprimere ripreso e in campionato ha segnato 5 gol consecutivi in 4 partite. Ora si attende che il gol diventi naturale anche per Lozano, che qualcosa di buono aveva fatto vedere anche contro l’Atalanta. In Messico sono fiduciosi possa sbloccarsi presto, ché le difficoltà sono del calcio italiano e di questo Napoli effettivamente un po’ troppo balbettante ultimamente. Ma in Champions e al San Paolo gli azzurri sanno vincere: chiedere al Liverpool, unica macchia per i Reds in una stagione fantastica. Che poi Hirving giochi in coppia con Milik, piuttosto che con Mertens, l’importante è dare velocità alla manovra e sfruttare gli spazi che il Salisburgo spesso lascia fra difesa e centrocampo che «accorciano» con difficoltà. Vedremo se sarà così e sarà da valutare se gli austriaci consentiranno agli azzurri la partita dell’andata fatta di ripartenze e rapide verticalizzazioni.
Avanti Marsch
Jeff Marsch Il tecnico statunitense del Salisburgo, che rilancerà il gioiellino Szoboszlai, intanto riflette sull’attacco del Napoli: «Stanno facendo una rotazione di giocatori, Milik non ha giocato all’andata e questo potrebbe cambiare i piani. Mertens ha giocato molto bene, cosi come Insigne e Callejon, dobbiamo considerare qualsiasi movimento e capire come contrastarli». A marzo finì 3-0: stavolta basta vincere per allungare il cammino in Champions e ritrovare un po’ di convinzione smarrita.