JUVE: DYBALA O PIPITA? OLTRE IL DUALISMO LA STAFFETTA FUNZIONA
I due argentini anche a Mosca si giocano un posto Higuain favorito, ma finora l’alternanza fa bene a tutti
L’attacco della Juventus ha un mate da dividere. Paulo Dybala e Gonzalo Higuain sono stati insieme in Russia un anno e mezzo fa per il Mondiale. Li hanno fatti andare a Mosca, a Nizhny Novgorod, a San Pietroburgo, a Kazan ed è finita male: Argentina eliminata dalla Francia e squadra che scorre, compatta ma triste, all’uscita dallo spogliatoio. Nessuno parlava, qualcuno beveva il mate, Dybala e Higuain erano più tristi di tanti altri: quella sera non avevano giocato un minuto, non una novità nel loro Monsuo diale da comprimari. Dopo una stagione da separati, ci risiamo. La Juve nel pomeriggio volerà a Mosca e domani sera, contro la Lokomotiv, Paulo e il Pipita saranno in ballottaggio fino al pomeriggio. Sembra ancora un po’ strano, in fondo fino alla primavera 2018 quei due erano l’attacco della Juve, uniti anche nell’usatissima sigla che sapeva di futuro: HD. Ora no, ora si giocano una maglia vicino a Ronaldo e la situazione ha tutto per essere un tormentone: due campioni in alternativa e un allenatore che ogni tre giorni deve decidere a quale attaccante rovinare la serata.
I numeri
Dopo il derby si è parlato un po’ di Dybala, uscito scontento dopo un’ora, ma la buona notizia per la Juventus è che finora tutto funziona molto bene. La strana creatura procede con un
equilibrio. Nelle prime 11 giornate, Sarri ha scelto 5 volte Dybala e 4 Higuain. In due giornate, quando Cristiano Ronaldo è rimasto fuori, sono stati insieme dal primo minuto, come ai vecchi tempi. All’inizio, non è stata questione di ballottaggi, Sarri h a scelto Higuain e con lui ha cominciato la stagione: titolare nelle prime tre giornate contro Parma, Napoli e Fiorentina. Poi la Juve ha perso Douglas Costa, Dybala si è fatto largo ed è cominciata la stagione dell’alternanza. Per gli appassionati di numeri, sia messo agli atti che il 10 è in vantaggio sul 21: nelle partite con Dybala dall’inizio sono superiori sia la media punti (2,71 contro 2,33) sia la media gol (1,71 contro 1,67). Con i gol personali, siamo 2-2 in campionato e 2-1 per Paulo in Champions: pareggio, più o meno. Le logiche di campo e spogliatoio però contano di più.
Il campo
Sarri ha spiegato più di una volta che Higuain occupa l’area ed è l’unico a dare riferimenti come un vero centravanti. Potrebbe farlo anche Mandzukic, ma da mesi non viene convocato. Dybala e Ronaldo invece rischiano di svuotare l’area, portati per natura a giocare al largo, uno a destra e l’altro a sinistra. Conclusione: se la Juve fosse rimasta una squadra da 4-3-3, Higuain avrebbe giocato sicuramente più di Dybala. Con questa variazione da trequartista, c’è spazio per entrambi. La questione quindi diventa... brasiliana. L’evoluzione di Douglas Costa, che Sarri userà certamente con abbondanza, sarà importante. Se Douglas dimostrerà di poter fare il trequartista, Dybala e Higuain continueranno a ruotare secondo forma, avversari e infortuni. Se invece DC11 tornerà a essere soprattutto un esterno destro, considerando Ronaldo intoccabile a sinistra, resterà vuota solo una casella al centro dell’attacco. E il favorito sarà l’argentino col 21.
Lo spogliatoio
Paulo e il Pipita finora vivono bene tutto questo. In estate hanno rischiato entrambi di essere ceduti, hanno scelto di rimanere e il particolare forse li ha uniti. Gonzalo è stato vicino a Dybala nel momento più difficile e anche questo conta. Domani pomeriggio però Sarri parlerà a tutta la squadra e i giocatori sapranno la formazione. Pronostico non scontato: Higuain, con Dybala utile dalla panchina. Sarri spera soprattutto che il mate, simbolo di fratellanza e armonia tra argentini, non passi di moda.