La Gazzetta dello Sport

Ranieri prudente: «Adesso non fermiamoci»

Semplici non ci sta: «Una beffa, ai giocatori posso rimprovera­re poco. Però dobbiamo evitare di commettere altri errori»

- Di Filippo Grimaldi INVIATO A FERRARA

Sempre lui, sempre Gaston, lo spaccapart­ite. Ramirez aveva regalato il pari alla Samp nel recupero con il Lecce, mercoledì scorso, e ieri sera – stesso minuto, 46’ della ripresa – ha servito il pallone trasformat­o in oro da Caprari. «E’ stato uno dei gol più importanti della mia carriera – ammette l’attaccante che ha deciso la partita -, anche perché la Sampdoria non meritava assolutame­nte questa classifica.

Purtroppo sinora mi è mancata un po’ di continuità, ma spero di trovarla in futuro. Ranieri? Ci ha regalato serenità».

A fondo

Affonda invece la Spal, ora sul fondo della classifica insieme al Brescia: «Che beffa. Posso fare solo i compliment­i alla squadra, che ha fatto tutto il possibile. Volevamo cercare di essere pericolosi, ma non è bastato. Ai giocatori posso rimprovera­re poco, ci manca la giocata per fare un gol. Pareggiare con la Samp non mi sarebbe andato a genio, ma addirittur­a perdere... Certo, non dimentichi­amoci che sino a qualche mese fa la Samp lottava per l’Europa League». Ora, però «dobbiamo evitare in futuro questo tipo di errori, anche se siamo ancora all’undicesima giornata».

Rianimata

Ranieri – cinque punti in quattro partite - ha regalato ai blucerchia­ti il primo successo stagionale in trasferta, che alla Samp mancava da marzo: «Bravissimo Ramirez, ma io conto pure su Caprari. Grazie a questo successo riparte il nostro campionato, ma non posso dirmi euforico, almeno sino a quando non usciremo dalla zona rossa. Forse il pari sarebbe stato giusto, ma la cosa che più mi piace è la caparbietà. L’importante è non fermarsi. Nel primo tempo abbiamo sofferto sulla nostra fascia destra, ma poi siamo riusciti a riprenderc­i». Il tecnico della Samp è onesto: «Abbiamo vinto anche con un pizzico di fortuna, ma la nostra forza è stata quella di crederci. Sapevo benissimo che questa era una gara da sciabola, e non da fioretto. La svolta? Non credo, una rondine non fa primavera. Adesso arriva l’Atalanta, una squadra che ti può asfaltare».

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