La Gazzetta dello Sport

Toro al semaforo in attesa del Verdi per scattare in gol

La punta prelevata dal Napoli potrebbe agire da rampa di lancio per il tandem Zaza-Belotti

- Di Nicola Cecere

Bisogna tornare al gol, questo l’imperativo diffuso da Walter Mazzari nel dopo derby, partita che ha soddisfatt­o l’universo granata sotto molti aspetti e che, risultato a parte, ha lasciato sostanzial­mente due grossi rammarichi: il rigore non fischiato e il dato relativo alle occasioni da rete. Sirigu è stato più impegnato di Szczesny (che pure ha salvato un gol su Ansaldi). Ergo, da adesso in poi serve un Toro più preciso in fase di rifinitura e più efficace nei sedici metri. E siccome quest’anno è stato aggiunto alla rosa un attaccante come Simone Verdi, diventa inevitabil­e che ci si aspetti da lui un aiuto importante per risolvere l’attuale anemia (11 reti all’attivo, 17 al passivo) e rimettersi in corsa per la parte alta della classifica. Diciamo quindi che è come se il Torino fosse fermo al semaforo in attesa che scatti il Verdi.

Come Simone Zaza?

Sia chiaro, nessuno all’interno dello spogliatoi­o granata intende scaricare su questo giocatore responsabi­lità o attese fuori dalla logica. E il fatto che sia stato inseguito sino all’ultimo giorno di mercato non deve farlo sentire in colpa se è tuttora alle prese con la fase di ambientame­nto al gioco di Mazzarri. Nella passata stagione, l’altro Simone dell’attacco, Zaza, impiegò praticamen­te l’intero girone di andata per arrivare a incidere sulle sorti della squadra. Quindi le auto ferme al semaforo non faranno rombare i loro motori e non si metteranno a strombazza­re se per il via libera occorrerà un altro po’ di tempo. Intanto il giocatore sta dando al suo allenatore la più ampia disponibil­ità a ricoprire qualsiasi ruolo. Nel derby, prima di sostituirl­o con Lukic, Mazzarri gli aveva chiesto di arretrare a mezzala sinistra per dare maggiore capacità di manovra a un Torino passato in svantaggio. E Simone si è adattato, ha obbedito. Una testimonia­nza di abnegazion­e che è stata molto apprezzata dallo spogliatoi­o.

Come Claudio Sala?

Del resto Verdi «sente» il Toro sulla pelle, è alla sua seconda esperienza in granata. Fu prelevato dal Milan non ancora ventenne per dare una mano alla risalita dalla serie B e l’anno successivo, il 2012, fece in tempo a debuttare nella massima serie prima di cominciare il giretto della maturazion­e, partito da Castellamm­are di Stabia. Ecco, a proposito di carriera giova ricordare come Verdi abbia messo assieme un bottino da goleador soltanto col Bologna edizione 2017-18 (10 centri in 34 partite). E’ una sottolinea­tura che serve a capire come nelle intenzioni estive di Mazzarri questo rinforzo sarebbe servito per poter passare al tridente variando il 3-5-2 che nello scorso campionato era stato il sistema più utilizzato. Insomma con Verdi è stata fatta alla squadra una iniezione di qualità, ampliando la potenziali­tà tecnica del reparto offensivo. Questa soluzione del tridente non è stata certo abbandonat­a ma è chiaro che la lunga assenza di Iago Falque ha impedito di fatto il varo di un 34-3 con due ali e un centravant­i. Sistema, badate bene, provato di nuovo ieri nelle esercitazi­oni tattiche insieme con il 3-4-1-2. L’allenatore granata, insomma, sta lavorando per dotare la sua squadra di una maggiore capacità di fuoco. E non è detto che questo impegno non possa sfociare in un tridente formato da Verdi in versione Claudio Sala con Belotti-Zaza nei panni di Pulici e Graziani. Certo, questo è un altro calcio, le esigenze di equilibrio sono differenti. Ma un Verdi alla Claudio Sala può essere più di una suggestion­e.

 ?? LAPRESSE ?? Fila, porte aperte Un’immagine del campo B del Fila ieri riaperto ai tifosi per la ripresa degli allenament­i del Torino in vista della delicata trasferta di sabato a Brescia
LAPRESSE Fila, porte aperte Un’immagine del campo B del Fila ieri riaperto ai tifosi per la ripresa degli allenament­i del Torino in vista della delicata trasferta di sabato a Brescia
 ?? LAPRESSE ?? Carico Simone Verdi, 27 anni, durante l’allenament­o di ieri al Fila. Cresciuto nel Milan fu prelevato dal Torino nel 2011 per il campionato di B e poi debuttò in A.
LAPRESSE Carico Simone Verdi, 27 anni, durante l’allenament­o di ieri al Fila. Cresciuto nel Milan fu prelevato dal Torino nel 2011 per il campionato di B e poi debuttò in A.

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