La Gazzetta dello Sport

La solidità di Chung, lo show di Tsitsipas: gli eroi dei primi due anni

Il sudcoreano “bagna” l’edizione inaugurale, il greco illumina quella del 2018: e al torneo si è visto pure il miglior Quinzi in carriera

- Di Cristian Sonzogni

L’idea Next Gen si fa largo per la prima volta nel 2016 per rispondere a una situazione che all’epoca pareva conclamata: l’aumento dell’età media dei top players e le conseguent­i difficoltà di coloro che da poco erano usciti dal circuito Under 18. Quella soglia limite dei 21 anni appare un buon compromess­o per trovare giocatori già formati, già pronti per regalare spettacolo. Un’ipotesi confermata poi dal campo, nell’edizione inaugurale del novembre 2017. Il cast di allora, a guardarlo oggi, è da stropiccia­rsi gli occhi: i qualificat­i sono Alexander Zverev, Andrey Rublev, Karen Khachanov, Denis Shapovalov, Borna Coric, Jared Donaldson, Hyeon Chung e Daniil Medvedev. Con quest’ultimo che entrerà in scena per il forfait di uno Zverev impegnato nelle Finals di Londra. Le riserve sono Tiafoe e Tsitsipas, mentre dalle qualificaz­ioni italiane, dove il favorito Matteo Berrettini perde subito da Baldi, spunta un po’ a sorpresa Gianluigi Quinzi. Proprio il marchigian­o vive probabilme­nte la settimana più brillante della sua carriera e, pur uscendo sconfitto in tutte e tre le partite del girone (due delle quali al tie-break del quinto), dimostra di essere all’altezza del compito. Il trofeo finisce nelle mani del coreano Chung, forse il meno atteso alla vigilia. Con una regolarità impression­ante, l’occhialuto asiatico fa fuori l’armata russa: in semifinale schianta Medvedev e nell’ultimo atto piega Rublev.

Teatro greco

Nel 2018 si torna in Fiera, dove l’arena tecnologic­a pensata per l’occasione si conferma una sorta di parco giochi tennistico capace di attirare bambini e famiglie. Al nuovo (e logico) forfait di Zverev si aggiunge quello di Shapovalov, ma il gruppo resta di livello altissimo: si presentano Stefanos Tsitsipas, Alex De Minaur, Frances Tiafoe, Taylor Fritz, Andrey Rublev, Jaume Munar, Hubert Hurkacz.

L’italiano che spunta dalle qualificaz­ioni di Basiglio in realtà è un mezzo texano, si chiama Liam Caruana e per i più è una specie di oggetto misterioso. Nemmeno lui riuscirà a vincere un match, ma il ragazzo mostra un certo carattere. Tra i big emerge Tsitsipas, che trascina il pubblico con una serie di giocate spettacola­ri,. Stefanos si diverte e di conseguenz­a diverte pure chi lo guarda. Si diverte un po’ meno chi lo affronta, in particolar­e il finalista De Minaur.

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