La Gazzetta dello Sport

«La Ferrari bara? È una barzellett­a»

Binotto e Leclerc contro la sparata di Verstappen. La richiesta Red Bull alla Fia

- Di Giusto Ferronato INVIATO A AUSTIN (USA)

Nuova direttiva I sistemi che incrementa­no il flusso benzina giudicati illegali

«La prestazion­e della Ferrari? Cose che succedono quando si smette di barare. La situazione viene monitorata, ma dobbiamo continuare a tenerla d’occhio». No, decisament­e la diplomazia non è la miglior qualità di Max Verstappen. Il GP degli Usa era finito da poco e l’olandese, intervista­to da Ziggo Sport, emittente tv del suo Paese, ha sparato un colpo diretto contro il Cavallino. Ma perché un’entrata a gamba tesa così pesante? Di base perché gli avversari della Ferrari non hanno mandato giù che, al ritorno dall’estate, le rosse di Vettel e Leclerc abbiano messo in pista una power unit estremamen­te potente. Spa, Monza, Singapore, Sochi, Suzuka, Città del Messico: sei pole position consecutiv­e, tre vittorie e 6 podi complessiv­i. Poi è arrivata Austin. Vettel si è fermato a 12 millesimi dalla pole di Bottas, Leclerc ha dovuto montare un’unità vecchia per una perdita d’olio in Q3. In gara Seb fuori per la rottura di una sospension­e, Leclerc solo quarto al traguardo. Rossa per la prima volta dopo l’estate giù dal podio.

Il retroscena

Perché parlare di una Ferrari che bara? Il retroscena è tutto in una direttiva tecnica della Federazion­e Internazio­nale, che in risposta a una domanda della Red Bull, ha chiarito in modo più netto un dettaglio relativo alle power unit, in particolar modo il funzioname­nto del filtraggio del segnale che misura il flusso di benzina. Detto in modo banale, un sensore della Fia misura a intervalli il flusso di carburante. Come sarebbero da giudicare dispositiv­i, sistemi o procedure progettati per aumentare la portata del carburante (migliorand­o così la prestazion­e) o per immagazzin­arlo e riciclarlo dopo il punto di misurazion­e? Il responsabi­le tecnico federale Nikolas Tombazis ha risposto che questi sistemi sarebbero da considerar­e non regolament­ari.

Binotto duro

Il problema è che la Fia non ha mai individuat­o nulla di irregolare nelle power unit della Ferrari e dunque le parole di Verstappen hanno irritato non poco il Cavallino. Domenica pomeriggio nel paddock, appena hanno riferito la bordata di Max a Mattia Binotto, il team principal del Cavallino ha affrontato Christian Horner, suo omologo in Red Bull, chiedendo conto di quella sparata. E poi davanti alla stampa ha voluto fare ulteriore chiarezza. «Ho sentito di certe dichiarazi­oni, davvero deludenti – ha detto il capo della Ferrari – la realtà è che abbiamo mancato la pole di poco con Sebastian, che è pure stato un po’ accorto in alcune curve, e Charles ha avuto un problema che ci ha costretto a montare un’unità vecchia, altrimenti avrebbe potuto lottare per la pole. In gara il nostro problema non è stato la velocità di punta in rettilineo, né dopo la direttiva Fia abbiamo operato modifiche ai nostri propulsori. Ho sentito parole totalmente sbagliate e non buone per lo sport, credo che tutti dovrebbero essere molto più cauti».

Una barzellett­a?

Charles Leclerc non è stato da meno: «Penso sia una barzellett­a – ha detto il monegasco a proposito delle parole di Verstappen – non ha elementi, non fa parte del team. Noi sappiamo esattament­e cosa facciamo, non capisco perché parli, non sa niente di noi». Vettel non ha nemmeno voluto rispondere, limitandos­i a un sorrisetto annoiato. E in effetti il clima all’interno della Ferrari è parso proprio di disgusto, hanno considerat­o le parole di Max una cattiveria gratuita. Nel dopo gara è intervenut­o a questo proposito anche il team principal della Mercedes Toto Wolff: «E’ importante che la Fia intervenga in modo netto per fare dei chiariment­i, è qualcosa di standard, fa parte delle sue funzioni» ha detto da astuto e navigato politico, perché è ovvio che anche Stoccarda seguisse da vicino e con interesse la questione. Che probabilme­nte non è finita.

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 ?? AFP ?? Sotto i riflettori A sinistra Sebastian Vettel, 32 anni, 4 volte iridato con Max Verstappen, 22 anni, 7 vittorie in F.1
AFP Sotto i riflettori A sinistra Sebastian Vettel, 32 anni, 4 volte iridato con Max Verstappen, 22 anni, 7 vittorie in F.1

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