Arbitri, Varliamone Figc, Aia e club: l’incontro per chiarire le regole
Figc e Aia chiamano dirigenti, tecnici e capitani. De Laurentiis: «Fischietti stranieri»
Quando una cosa non è chiara la soluzione più semplice è mettersi attorno a un tavolo e parlarsi. Dire che sul tema Var, regole e arbitri qualcosa non sia chiaro sarebbe un eufemismo dopo la selva di polemiche a cui abbiamo assistito nelle ultime due giornate di campionato (dal Napoli inferocito sul rigore negato a Llorente alla furia dei tifosi granata per l’episodio di De Ligt nel derby di Torino. Così, dopo la proposta lanciata ieri dalla
Gazzetta dello Sport, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha fatto sapere che sì, nelle prossime settimane - la data precisa sarà individuata ma sicuramente sarà durante la pausa per la nazionale - col presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, e il designatore degli arbitri Nicola Rizzoli, un incontro ci sarà.
Arbitri, club e media
A confronto arbitri, dirigenti, allenatori e capitani dei club di A in una giornata formativa aperta ai media, per «favorire - si legge in una nota della Federazione - una più completa ed esaustiva conoscenza del regolamento internazionale e del protocollo VAR attualmente in vigore, anche attraverso l’analisi dettagliata da parte del designatore degli episodi verificatisi nelle prime giornate di campionato». Non solo una spiegazione, già lodevole, da parte degli arbitri di cosa è successo e cosa prevede un regolamento quantomeno farraginoso, ma anche un tentativo di abbassare i toni. «Lo spirito della riunione - si legge ancora nella nota - nella massima collaborazione tra tutte le componenti, è quello di ricondurre la dialettica legata alle decisioni arbitrali su binari di correttezza reciproca». Parole che suonano come il contraltare a quelle del presidente del Napoli che proprio ieri è tornato sulla questione: «Il problema arbitrale è serio e complesso. Bisognerebbe fare tabula rasa e mandare tutti a casa. Tutti dovrebbero essere stranieri, ben pagati e gestiti dalla Lega di A». Aggiungendo: «Se sbagliano vanno multati, al terzo sbaglio vai a casa» e chiedendo ammonizioni e espulsioni oltre a proporre una chiamata Var per ciascun allenatore a ogni tempi di una partita.
I precedenti
Un anno fa, di questi tempi, la Lega di Serie A aveva ospitato un incontro simile, cui avevano partecipato 16 tecnici di Serie A. Un faccia a faccia fatto di recriminazioni, chiarimenti, statistiche e proposte. Allora il designatore Rizzoli aveva ammesso che «andare al monitor qualche volta in più non costa niente», aggiungendo che le squadre «devono fidarsi». Poi a fine agosto - a 24 ore dall’inizio di questa stagione - la convocazione a Coverciano per chiarire le novità introdotte dall’Ifab su falli di mano (tasto già dolente in queste prime 11 giornate), rigori e barriere. Quella volta, complice una data infelice, partecipò solo il viola Pezzella tra i giocatori in attività. Questa volta l’auspicio è che il giorno scelto aiuti una platea più ampia. Magari servirà a vedere qualche capannello in meno intorno a chi fischia.
Diamo due chiamate Var a ogni allenatore In campo è normale che si alzi la temperatura L’arbitro non può uscirne cacciando cartellini, mica è un film di Totò