La Gazzetta dello Sport

Ranieri primo successo Grosso un Mondiale per salvare il Brescia

Contratto fino al 2020 con opzione per l’ex Verona. Oggi primo allenament­o

- di Grimaldi, Laffranchi, Laudisa, Longhi

La fatal Verona, ma per davvero. Tutto ruota intorno al Bentegodi, per il Brescia che cambia. Esonerato dopo la sconfitta Eugenio Corini, che a Verona aveva giocato e allenato, al suo posto arriva Fabio Grosso, che alla guida del Verona nel derby dello scorso anno aveva conquistat­o con il suo gioco il presidente biancazzur­ro Massimo Cellino. Dopo 7 sconfitte in 10 partite, in piena zona retrocessi­one, il Brescia saluta il condottier­o della promozione per affidarsi a chi da giocatore ha dato all’Italia l’ultimo Mondiale, trasforman­do il rigore decisivo nella finale del 2006 contro la Francia. Grosso che fin qui ha allenato la Primavera della Juventus e il Bari, prima dell’Hellas. Grosso che ha voluto fortemente il Brescia, pronto a cogliere la prima occasione da allenatore in Serie A dopo la delusione della stagione passata quando, dopo il suo licenziame­nto, il Verona con Aglietti ha saputo rialzarsi e salire attraverso i play-off.

La fiducia di Cellino

Ieri, dopo essersi liberato dal contratto con il Verona, Grosso è arrivato alle 17 nella sede del Brescia, in via Ferramola. In un’ora e mezza ha definito il contratto che lo vincolerà fino al giugno 2020, con opzione in caso di salvezza. Cellino, che era a Londra e ha raggiunto il nuovo tecnico in serata, chiarisce il motivo della sua scelta: «Avrei dovuto farlo prima, mi sono deciso per il bene della squadra e del club. Credo nella salvezza e le esperienze passate m’incoraggia­no». In che senso? Cellino ripensa alla sua lunga carriera da presidente: «Quando l’ho ingaggiato a Cagliari, Allegri arrivava dal Sassuolo. E così è stato per tanti altri miei tecnici: è importante semmai che chi guida il gruppo s’intenda con chi gli è vicino». Ogni riferiment­o a Corini è implicito. Perché ha preferito Grosso, una volta stabilito di cambiare? Cellino ha riflettuto a lungo, prima di agire: «Diciamo che ho consultato tanti tecnici, ma a convincerm­i sono stati due: lui e Diego Lopez, entrambi motivati e convinti di portare il Brescia alla salvezza». Cosa ha fatto perdere lo sprint all’ex allievo uruguaiano? A fare la differenza è stata anche - una questione di tempistica: «Ringrazio Diego per la disponibil­ità, ma aveva bisogno di un po’ di giorni per liberarsi dal Peñarol e poi non era aggiornato su questa Serie A. Grosso è sul pezzo. Ho parlato a lungo con lui e mi è parso entusiasta: vuol adottare il 4-31-2 e ha una convincent­e idea di calcio, mi piace. In più non ha guardato all’aspetto economico e ha firmato sino a giugno con il rinnovo in caso di permanenza. Può contare su tutto il mio aiuto. Nel 2-2 dello scorso torneo al Bentegodi il suo Verona mi aveva impression­ato, giocando davvero bene. Grosso si era meritato i miei compliment­i».

Ora il Torino

Grosso - che dovrebbe essere affiancato da Stefano Morrone nel suo staff - ha ridefinito senza esitare un contratto da 400 mila euro, pur di salutare il Verona e ripartire dal Brescia. Oggi pomeriggio dirigerà il suo primo allenament­o a Torbole Casaglia. Sabato, alle 15, lo attende il debutto sulla panchina biancazzur­ra allo stadio Rigamonti contro il Torino. Un inizio in salita, considerat­a la classifica di una squadra che non vince dal 21 settembre (0-1 a Udine) e che in casa ha raccolto finora la miseria di un punto (il 21 ottobre, 0-0 con la Fiorentina). Mancherann­o, oltre al lungodegen­te Dessena, probabilme­nte Chancellor e sicurament­e Matri, squalifica­to. Potrebbe tornare in pista Torregross­a, infortunat­o dal 31 agosto (contro il Milan, 1-0 a San Siro). La chiave tattica, per l’attacco e non solo, del Brescia della promozione. La sua assenza ha avuto un peso rilevante in questo avvio di stagione. Grosso spera di poter partire anche da lui, che con la sua versatilit­à può consentire di variare il tema passando all’occorrenza al 4-2-3-1.

 ??  ?? Romano Fabio Grosso è nato il 29 novembre 1977 a Roma. Al Mondiale del 2006 realizzò il gol dell’1-0 in semifinale contro la Germania e il rigore decisivo nella serie finale contro la Francia
Romano Fabio Grosso è nato il 29 novembre 1977 a Roma. Al Mondiale del 2006 realizzò il gol dell’1-0 in semifinale contro la Germania e il rigore decisivo nella serie finale contro la Francia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy