Sensi non convocato: niente rischi, la pausa aiuterà
Anche Asamoah e Gagliardini fuori, D’Ambrosio può andare in panchina Lazaro verso la conferma sulla fascia
Quando a metà pomeriggio la sua auto ha varcato i cancelli della Pinetina, direzione Milano, non c’è stato più alcun dubbio: Stefano Sensi non prenderà parte alla sfida di oggi contro il Verona e il suo nome torna tra l’elenco degli indisponibili dopo la panchina a Bologna e i venti minuti finali di Dortmund. Troppo alto il rischio ricaduta per il gioiellino ex Sassuolo, autentico leader tecnico di questa prima parte di stagione dell’Inter. Lo stesso Conte qualche ora prima aveva lasciato intuire che per il reinserimento di Sensi i tempi non erano ancora maturi e che la materia andava maneggiata con molta cura. «Stefano viene da un problema all’adduttore, sta faticando a recuperare. Ho cercato di gestirlo al meglio, vediamo che situazione ci sarà per il
Verona – ha sottolineato Conte -. E’ inevitabile che sapendo che dopo questa partita c’è una sosta di quindici giorni dovremo fare delle valutazioni anche mordendoci il labbro. Bisogna essere freddi e intelligenti, prendendo la miglior decisione per non pagare conseguenze future». Tradotto: meglio non rischiare oggi e lavorare durante la sosta per riaverlo al cento per cento alla ripresa.
Vai Lazaro
Dei giocatori in dubbio, solo Danilo D’Ambrosio potrebbe essere a San Siro in tenuta da gioco, ma ovviamente per la panchina. Perché quel che vale per Sensi vale anche per gli altri che vengono da settimane di stop. Inutile forzare o rischiare, malgrado l’emergenza numerica. Asamoah e Gagliardini dunque non saranno convocati e Conte sarà costretto ad inventarsi qualcosa nell’eventualità di cambiare in corsa la gara. Senza Politano c’è soltanto Sebastiano Esposito come alternativa a Lukaku e Lautaro: potrebbe essere convocato un Primavera tra Fonseca e Vergani, ma ovviamente sarebbe un discorso strettamente numerico. Ecco perché è facile ipotizzare un turnover sulle fasce che porterebbe Antonio Candreva fuori dall’undici titolare. Sembra un paradosso, ma ha una sua logica: Candreva ha la qualità e la gamba per fare la differenza subentrando e potrebbe giocare indifferentemente a destra o a sinistra. Questo significa nuova chance dal primo minuto per Lazaro dopo l’ottimo debutto da titolare lo scorso weekend a Bologna. Per l’austriaco può essere il momento di svolta della stagione: Conte la scorsa settimana gli ha fatto i complimenti in pubblico, affermando che adesso l’Inter ha un nuovo giocatore in rosa. In attesa del mercato di riparazione, Lazaro può essere il colpo di fine anno.