La Gazzetta dello Sport

L’oro da fermi: Roma, una miniera di gol

Fonseca punta sulle palle inattive, in campionato hanno fruttato già 8 reti su 20

- di Massimo Cecchini INVIATO A MOENCHENGL­ADBACH (GER)

Quante volte avete sentito recitare questo mantra dagli allenatori del calcio del Terzo Millennio? Lo ripetiamo anche per voi: le palle inattive sono sempre più decisive per alterare gli equilibri di una partita. Ecco, la Roma che si lecca le ferite di Europa League preparando la trasferta di Parma - importanti­ssima per rimanere in zona Champions - ha la coscienza di lavorare nel modo migliore sotto questo aspetto, riuscendo più di altre, poi, a esaltare il concetto di gruppo anche dal punto di vista realizzati­vo.

Cooperativ­a del gol

Un paio di numeri su tutti. La squadra gialloross­a ha giocato 15 partite: ebbene, in questo spicchio di stagione ha già mandato in rete 11 marcatori diversi. Davvero tanti, se si pensa che in Italia solo una rosa ha saputo fare meglio, ovvero la super Juventus, che alla voce gol ha già iscritto 13 persone. Cifre da brivido (di quelli belli, però). Tanto merito, infatti, va dato al lavoro sui calci piazzati che Fonseca (già da ieri sera a Parma, dopo essersi allenato in Germania) sta portando avanti fin dai primi giorni. Non è un caso, quindi, che sulle 20 reti segnate dalla Roma in campionato, quelle da palla inattiva sono ben 8, ovvero il 40% del totale. Non basta. Se aggiungiam­o anche le 4 sul totale di 7 realizzate in Europa League, la percentual­e s’impenna ulteriorme­nte, togliendo a questi dati qualsiasi connotato di casualità, pensando poi che i gol potevano essere due di più, se Kolarov non avesse sbagliato altrettant­i rigori (contro Lecce e Napoli). Insomma, in questa speciale classifica, la Roma si piazza nei quartieri alti della A. Precisamen­te al 3° posto, a solo due reti di distanza dalla capolista Inter (10) e a una dalla Juve (9). A chiudere la graduatori­a, per ora, ci sono Spal e Udinese (1).

Avanzare le torri

Inutile dire che il primo tesoretto è dato dai penalty che il terzino serbo e il francese Veretout hanno realizzato. Sempre Kolarov, poi, ha fatto già centro su punizione, ma il grosso di questo tipo di reti è arrivato dai cross piovuti grazie ai corner battuti dal serbo, Veretout e, prima dell’infortunio, anche da Pellegrini. Naturalmen­te quei palloni possono essere manna per grandi saltatori come Smalling e Fazio, ma anche per gente che sotto misura ha dimostrato di saperci fare, come Zaniolo e Cristante. L’ultimo esempio di realizzazi­one da palla inattiva è andata in scena proprio a Moenchengl­adbach con il Borussia, grazie a una punizione calciata dalla trequarti da Kolarov, su cui Fazio è intervenut­o in spaccata. Insomma, il caso non c’entra nulla, perché Fonseca può contare su un’ottima batteria di giocatori dal piede educato e su saltatori di prima scelta, in grado di reggere quei contatti fisici in area che gli schemi e i blocchi prevedono. Nessuna sorpresa, d’altronde. Il catechismo portoghese ha queste liturgie. Anche per questo adesso il gol sembra non essere più un problema. E per il Parma, domani, sarà una difficoltà in più con cui fare i conti.

 ?? LAPRESSE ?? L’ultimo Federico Fazio interviene in spaccata sul punizione di Kolarov contro il Borussia Moenchengl­adbach. E’ l’ultimo gol della Roma su palla inattiva
LAPRESSE L’ultimo Federico Fazio interviene in spaccata sul punizione di Kolarov contro il Borussia Moenchengl­adbach. E’ l’ultimo gol della Roma su palla inattiva
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