La Gazzetta dello Sport

Quel bomber di provincia che sfida CR7

La rovesciata del dilettante Picci e il milione di clic: «Ora vi accorgete di me?»

- Di Franco Cirici BARI

Èdiventato un fenomeno social, suo malgrado, il cannoniere virale. Questa è la strana storia di Antonio Picci, 34 anni barese, una vita da bomber tra i campi sterrati dei dilettanti e la Serie D, con una parentesi nel Brescia (era amico dell’Airone Caracciolo) in B, nel 2012-13. C’è che un paio di domeniche fa, Picci ha inventato un gol da favola in rovesciata che ha spianato la strada della vittoria alla sua Vigor Trani, contro il Gallipoli (Eccellenza pugliese). Qualcuno lo ha accostato al capolavoro di Cristiano Ronaldo contro la Juventus, nel Real Madrid. Uno dei 150 gol disseminat­i nella sua lunga e bizzarra carriera, fin troppo ricca di trasferime­nti, praticamen­te uno ogni anno.

Visualizza­zioni

Subito dopo la prodezza sul campo, eccone un’altra davanti alle telecamere. Picci ha lasciato volare le sue sensazioni in un’intervista e... apriti cielo. «Due mesi fa non mi voleva nessuno, nemmeno mia madre a casa – ha detto l’attaccante ai microfoni di Telesveva - La verità è che un gol bello come il mio non si vede nemmeno nelle categorie superiori. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Posso sembrare presuntuos­o, ma questa è la mia forza». Il video sfonda, diventa virale. Con il passare delle ore colleziona migliaia di visualizza­zioni, fino a oltrepassa­re il tetto del milione. «Non immaginavo di scatenare tanto clamore – confida Picci, cresciuto nelle giovanili del Bari (è stato capocannon­iere della Primavera, con 22 reti) - Certo, la vita è proprio strana. Ancor più il calcio. Sono diventato popolare per un’intervista, piuttosto che per tutti i gol che ho segnato, sia pure nelle categorie minori».

Quelli che...

Fatto sta che da quel momento Picci non ha avuto tregua. Lo hanno chiamato in tanti: i principali network radiofonic­i nazionali, Striscia la notizia gli ha dedicato un curioso siparietto e, tanto per gradire, domenica prossima sarà ospite a

Quelli che il calcio. Papà di due splendidi bambini, Giulia e Nicolas, l’attaccante della Vigor Trani (facile che a gennaio approdi verso altri lidi...) sta scoprendo i brividi della ribalta. Beffardo. Proprio quella che ha inseguito tutta la vita. Invano. «Mi è sempre rimasto un rammarico. Non aver avuto chance dalla squadra della mia città. Dopo tutti i gol con la Primavera, il Bari preferì cedermi in prestito. E da allora è partito il mio valzer. Purtroppo sono arrivato tardi in Serie B, a Brescia.

Avevo gente forte davanti, Corvia e Caracciolo, eppure colleziona­i 27 presenze e 2 reti. Ma l’anno dopo accettai una ghiotta proposta dal Matera, dove vinsi il campionato, e tornai indietro. E’ stato un errore. Sarebbe stato opportuno trasferirm­i almeno in un club di Serie C». Tornare indietro è stato il tormentone del suo percorso. «Non lo nego – ammette Picci - Per guadagnare qualcosa in più, mi sono ritrovato spesso... tra i dilettanti». D’improvviso, il web gli ha regalato un salto triplo, in avanti.

Trovatemi uno che fa un gol così. Sono un po’ arrogante? È la mia grande forza... Antonio Picci Att. Vigor Trani

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INSTAGRAM Fama virtuale Antonio Picci, 34 anni

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