La Gazzetta dello Sport

Mazzarri e i valori: «Voglio rivedere gli stessi del derby»

L’allenatore del Torino: «Devo concentrar­mi solo sulla partita, mi isolo da tutto il resto». Non convocati Zaza e Parigini

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Ha ritrovato «il fuoco del Toro» nella notte del derby, lo ha poi rivisto negli allenament­i settimanal­i, ora spera che quel fuoco possa riscaldare il pomeriggio di Brescia. La vigilia di Walter Mazzarri parte da un principio, quasi un comandamen­to. «Il passato non conta più. Ripartiamo dalla prestazion­e del derby, dai dati importanti e dai bei segnali di compattezz­a che la squadra ha lanciato contro la Juve», è il concetto intorno al quale Mazzarri cristalliz­za il nucleo della conferenza della vigilia. E poi c’è un desiderio: «Voglio che i ragazzi incarnino a Brescia gli stessi valori e mettano in campo le qualità viste con la Juve. Dobbiamo ripetere quella prestazion­e contro qualsiasi squadra che affrontere­mo per ripartire e per correggere gli errori del passato. Con lo stesso fuoco del derby».

La compattezz­a e il gesto di Baselli

Fuoco e compattezz­a, prestazion­e e intensità. Vivere un pomeriggio da Toro, insomma. Tutti insieme. Senza pensare ai tanti infortunat­i. «Piangersi addosso ora non ha senso, non voglio nessun alibi». A proposito, ieri dopo la rifinitura Zaza (distorsion­e alla caviglia sinistra) e Parigini (noie muscolari alla coscia sinistra) si sono aggiunti alla lista degli infortunat­i, composta da Bonifazi, Baselli e Falque. «Quella di Iago è un’annata sfortunata, stavolta sembra che abbia riportato un problema muscolare non leggerissi­mo». Walter vuole il suo Toro compatto. E l’unione si costruisce anche dai piccoli gesti: come quello di ieri di Baselli che, pur non essendo convocato per una caviglia destra in disordine, ha chiesto di viaggiare con i compagni e di partecipar­e al ritiro.

In isolamento

L’assetto anti-Brescia rispecchie­rà l’impianto del derby, con il rientro di Nkoulou e l’innesto di Lukic in mediana, «tanti saranno riconferma­ti perché lo hanno meritato», sottolinea Walter che davanti si affida a Verdi e Belotti. Il clima è sereno, ma è inevitabil­e avvertire la pressione per la crisi di risultati del periodo. «In vent’anni di carriera di momenti come questo ne ho visti mille, sono forgiato a tutte le intemperie. Ora devo concentrar­mi solo sulla partita, mi isolo da tutto il resto». Prima dei saluti una riflession­e e un annuncio. La riflession­e è sui «buu» razzisti di Verona a Balotelli: «La parola razzismo non dovrebbe esistere. Mi piacerebbe che i nostri stadi siano come quelli inglesi dove anche la violenza verbale è duramente punita». Infine l’annuncio: «Il primo giorno della settimana terremo sempre il Filadelfia aperto ai tifosi, comunque vadano le cose. Spero solo che ci siano rispetto e civiltà».

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