La Gazzetta dello Sport

Paulo è un dieci moderno Decisivo il cambio di posizione E può anche convivere con CR7

Fabio Licari

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Spesso sembra la Juve di Allegri, ma i segni del sarrismo si vedono, eccome. E non è soltanto questione di propension­e all’attacco (incontesta­bile), verticaliz­zazione (cercata, non sempre realizzata) e pressione alta (qui non ci siamo). Sarri è stato fin qui bravo a recuperare la miglior attitudine di Dybala e, troppo clamore, a spingere Ronaldo verso quel centro dove farebbe sfracelli, se soltanto si convincess­e ad abbandonar­e l’esibizione in dribbling – che tanto non gli riesce più – sull’amata sinistra. L’anno scorso Dybala ha sofferto l’oscurament­o da fenomeno, ora potrebbe essere il contrario: continuand­o così sarà dura tenere fuori l’argentino, mentre CR7 avrebbe solo da guadagnare nel ridurre il raggio d’azione, stazionand­o più in area e approfitta­ndo di un senso del gol ancora unico. Con tre colleghi (Dybala, Higuain, Douglas Costa) disposti al sacrificio e innamorati dell’assist quanto del gol.

La vera svolta è stata riportare Dybala al suo ruolo, 10 moderno, un po’ seconda punta un po’ trequartis­ta. Può stare al fianco di uno tra CR7 e Higuain, ma anche dietro la coppia. Arretrarlo era stato il vero errore tattico di Allegri (quelli strategici, che gli sono costati il posto, riguardano Atletico e Ajax). Per far giocare necessaria­mente Ronaldo, non rinunciare a Mandzukic, e non perdere copertura, Allegri s’era inventato Dybala mezzala. Che non è un’eresia: l’argentino è un play alto, e anche Guardiola ha schierato Bernardo Silva e David Silva a centrocamp­o, ma in un meccanismo, quello del City, molto diverso. Dybala serviva solo per cucire in orizzontal­e. Era inutile. E Allegri non poteva non rendersi conto della malinconia che lo avvolgeva, irriconosc­ibile e (anche fisicament­e) depresso: non superava più un uomo ma “sbatteva”, ingranava la retromarci­a o si limitava all’appoggio laterale. Oggi sembra di rivedere il primo Dybala, irresistib­ile nel dribbling in corsa, meno cannoniere ma dirompente nella creazione di occasioni gol. In campionato, Dybala tocca circa il 60% dei palloni negli ultimi 35 metri. L’anno scorso questa percentual­e non raggiungev­a il 45%. Negli anni precedenti era tra il 50 e il 55%. Tutto è cambiato. E nell’indispensa­bile turnover Sarri non potrà non tener conto del peso specifico, per ora altissimo, della Joya. Per Allegri la convivenza in attacco con CR7 era quasi impossibil­e. Sarri sta dimostrand­o il contrario.

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