La Gazzetta dello Sport

Roma, sono nove gli indispensa­bili Kolarov e Smalling non si fermano mai

Gli ultimi due k.o. colpa della stanchezza Pesano gli infortuni e qualche scelta...

- Di Andrea Pugliese ROMA

C’è un perché nella flessione finale della Roma ed è legato all’usura e alla stanchezza dei giocatori. In particolar­e dei 9 stakanovis­ti, quelli che il tour de force di 7 partite in venti giorni se lo sono fatto in pratica tutto. In 4 per intero (Pau Lopez, Kolarov, Smalling e Veretout), in tre quasi (Dzeko, Mancini e Zaniolo) e altri due per larga parte (Pastore e Kluivert). Nove giocatori che hanno giocato anche a Moenchengl­adbach ed a Parma, nelle ultime due partite della serie, quelle in cui la Roma è tornata a casa a mani vuote.

Gli instancabi­li

Nella tabella sotto a destra riportiamo proprio i minutaggi dei giocatori della Roma in queste ultime 7 partite, quelle che hanno preso il via con la sfida in casa della Sampdoria il 20 ottobre scorso e si sono concluse con il 2-0 di Parma. Una serie in cui Fonseca ha dovuto subito alzare bandiera bianca dal punto di vista delle scelte per gli infortuni di Kalinic e Cristante a Marassi, recuperand­o un po’ di minutaggi sparsi con i successivi rientri di Perotti, Under e Diawara. Nella stessa tabella, tra l’altro, sono riportati anche i minutaggi complessiv­i dei romanisti (recuperi inclusi), quelli delle 16 partite giocate tra campionato (12) ed Europa League (4). E quello che risalta agli occhi è che i 9 che hanno tirato la carretta in questi ultimi 20 giorni sono anche quelli che hanno giocato di più in assoluto. Insomma, sono i 9 di cui Fonseca si fida di più, anche se sul dato totale sicurament­e influisce quello parziale delle ultime 7 gare. A ruota, poi, ci sono Spinazzola e Fazio per il tour de force, Cristante in assoluto, nonostante di queste sette partite il centrocamp­ista ex Atalanta abbia giocato solo spiccioli (7 minuti) della prima. La sua assenza, però, per il portoghese è evidenteme­nte pesante.

Kolarov senza pause

L’altro dato che emerge chiarament­e è il maxi utilizzo di Kolarov, che è quello che in assoluto ha giocato di più di tutti. Il terzino serbo avrebbe bisogno di rifiatare, è stato evidente anche a Parma ed in Germania. Fonseca però a lui non vuole rinunciare e anche lui di fermarsi proprio non ne ha voglia. Ora sarà impegnato con la sua Serbia domani contro il Lussemburg­o e domenica con l’Ucraina. Magari a Parma si poteva partire con

Spinazzola a sinistra e Florenzi a destra, sempre ammesso e non concesso che Fonseca veda ancora il capitano gialloross­o in quella posizione. Ma visto lo stop di Spinazzola, sarebbe comunque cambiato poco.

Ricarica Smalling

Un altro che da quando è andato a regime fisicament­e è un punto fisso è Chris Smalling, che ha riposato solo nella partita di Graz, con il Wolfsberg. Ma che nelle 7 ultime partite ha fatto percorso netto. E forse non è un caso che le uniche due partite in cui il difensore inglese ha faticato sono state proprio quelle di Moenchengl­adbach e Parma. Per lui, però, a differenza di Kolarov ora ci sarà la possibilit­à di tirare il fiato e ricaricare le pile. Smalling che, tra l’altro, ieri ha rilasciato alcune dichiarazi­oni in Inghilterr­a: «Ovviamente il Manchester United mi manca, perché sono stato tanti anni lì e ormai ero di casa. Ma mi sto godendo questo nuovo capitolo della mia carriera e spero di poter migliorare le mie prestazion­i in campo e di avere una stagione di successi. Quest’esperienza in Italia mi sta piacendo davvero». La Roma ha bisogno di lui. Ad iniziare dalla sfida con il Brescia, ma anche per gli anni futuri...

Il centrale inglese «Lo United mi manca, ma a Roma sto bene Mi piace l’Italia»

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LAPRESSE Presenze fisse Da sinistra Pau Lopez, 24, e Chris Smalling, 29, entrambi alla prima stagione con la Roma

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