La Gazzetta dello Sport

Ancelotti ha la fiducia ma solo fino al Genk Ottavi da conquistar­e

Da 12 anni l’allenatore non partiva così male Intanto pensa di cambiare modulo: idea 4-3-3

- Di Mimmo Malfitano- NAPOLI

E’un momento difficile. Tanto che persino l’allenatore più vincente in assoluto è in discussion­e. Carlo Ancelotti non è più inattaccab­ile, Aurelio De Laurentiis gli ha rinnovato la fiducia, ma a tempo. Fino alla gara col Genk, l’ultima della fase a giorni di Champions League, nulla avverrà, il tecnico lavorerà per riprenders­i almeno il quarto posto in campionato e per accedere agli ottavi di finale di Champions. Obbiettivi imprescind­ibili per continuare il rapporto, diversamen­te le strade del presidente e di Ancelotti si dividerann­o con diversi mesi di anticipo. E’ una questione di risultati, dunque. Quelli ottenuti finora, non sono il massimo. Diciannove punti in 12 giornate sono davvero pochini, soprattutt­o se si confortano con i 28 ottenuti nel suo primo anno napoletano. L’ultima volta che aveva fatto peggio in serie A è stato nel campionato 2007-08, sulla panchina del Milan: nello stesso periodo era all’undicesimo posto con 14 punti.

Inizi travolgent­i

Vivere di stenti, calcistica­mente parlando, non rientra nelle abitudini dell’allenatore. I suoi avvii in campionato non hanno mai steccato se non in tre occasioni (1996-97 col Parma, 2006-07 col Milan penalizzat­o e, appunto, 2007-08). Il suo curriculum italiano è fatto di poche squadre: 2 anni al Parma, 2 alla Juventus, 7 al Milan ed è al secondo col Napoli. A Torino, perse lo scudetto all’ultima giornata con la sconfitta di Perugia, mentre in rossonero ha conquistat­o il mondo. Partenze sparate, così com’è stata quella dello scorso anno, quando il suo Napoli, dopo 12 giornate, era alle spalle dei campioni d’Italia. Una rendimento che contrasta, fortemente, con quanto sta avvenendo quest’anno. La classifica è inguardabi­le per quelle che sono le ambizioni dichiarate del club, il Napoli è settimo, a 5 punti dal Cagliari che è quarto e, dunque, dalla zona Champions League, il vero obbiettivo di De Laurentiis anche per la prossima stagione.

All’estero

Partenze sprint che ha saputo ripetere anche all’estero, quando ha deciso di fare nuove esperienze fuori dall’Italia. L’unica stagione in cui ha avuto un classifica modesta, dopo 12 giornate, è stata l’ultima sulla panchina del Bayern Monaco (2016-17) quando è stato esonerato alla sesta giornata. Nei campionati precedenti ha avuto un rendimento che gli ha permesso di arrivare fino in fondo, vincendo sia col Chelsea, sia col Psg che col Bayern Monaco.

Cambiament­i

Adesso, gli tocca rimettere in piedi il Napoli, a partire dalla prossima gara, a San Siro, contro il Milan, alla ripresa del campionato. Per l’occasione, potrebbe esserci una novità tattica, Ancelotti potrebbe ricorrere ad un cambiament­o tattico, passando dal 4-4-2 al 4-3-3. Una soluzione che meglio potrebbe esaltare le qualità dei suoi attaccanti e che potrebbe garantire anche una migliore copertura del centrocamp­o. E’ lì mezzo che il Napoli non riesce a trovare un assetto, manca la qualità nel gioco. Con il centrocamp­o a 4, sono solo due i mediani, perché Callejon e Insigne sono i due esterni in quello che poi si trasforma in un 4-2-4 in fase offensiva. Con un centrocamp­ista in più si dovrebbe avere un maggiore equilibrio e una migliore copertura in difesa.

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IPP In difficoltà Carlo Ancelotti, 60, tecnico del Napoli

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