Settebello, ritorno da campioni: Grecia k.o.
All’esordio in World League gli iridati vincono 9-6 ad Atene. Campagna: «Intensi e veloci»
L’estate fuori, una vasca bollente al Pireo. Il clima consueto accoglie il Settebello ad Atene, all’esordio in World League, e sembra che l’incantesimo non si sia spezzato: i campioni del mondo sono ancora i campioni del mondo. «Abbiamo vinto con la difesa. Per un tempo e mezzo sembravamo un po’ imbambolati, poi siamo cresciuti vistosamente» dice Sandro Campagna dopo il 9-6 con cui gli azzurri stendono la Grecia e ipotecano il primo posto nel girone. Consentirà di affrontare nei quarti la seconda classificata del gruppo B composto da Ungheria, Russia e Francia.
Grinta
Pur senza Figlioli ed Echenique, l’Italia mostra gli artigli alternando zona e pressing.
Sul 2-2, al tramonto del secondo tempo, il break confezionato da Renzuto, Luongo e Di Fulvio ci manda al riposo sul +3. Una doppietta di Genidounias rianima i padroni di casa, Cannella sbaglia un rigore, ma il Settebello tiene, arrivando persino a doppiare gli avversari sull’8-4, grazie a un altro break firmato da Luongo, Aicardi e Renzuto. Straordinaria la difesa con l’uomo in meno, appena un gol su dieci superiorità greche, spesso per merito di un monumentale Del Lungo. Brilla pure Bodegas, un leone ai due metri. «Quando coniughiamo intensità e velocità di pensiero, i risultati vengono di conseguenza» osserva Campagna. Nel complesso manca soltanto concretezza sotto porta, ma per il debutto stagionale non potevamo pretendere di più. Divertente siparietto a fine gara: lo speaker annuncia Luongo mvp storpiando il nome, così alla premiazione si presenta Del Lungo che pure avrebbe meritato il riconoscimento. Segue una seconda premiazione, tra le risate. La lunga marcia verso Tokyo comincia bene.