LA PROMESSA DEL GOVERNO «ASILI GRATIS DA GENNAIO PER MOLTISSIME FAMIGLIE» PLASTICA E AUTO: SI CAMBIA
È scontro tra i partiti: domani il maxivertice di maggioranza Bankitalia: «La lotta al contante può contrastare l’evasione» Mille emendamenti al decreto fiscale: pesano quelli renziani
1 La Manovra 2020 continua a far discutere la maggioranza di governo, in vista del dibattito in Parlamento e degli emendamenti che la modificheranno.
Il testo della legge di Bilancio potrebbe arrivare in aula, al Senato, «forse già il 3 dicembre», è emerso dalla conferenza dei capigruppo. E il termine per gli emendamenti è slittato a lunedì. Tra le novità, annunciate ieri, c’è l’estensione della gratuità per gli asili nidi, già da gennaio prossimo, quindi in anticipo rispetto all’ipotesi di settembre. La norma «consentirà la gratuità degli asili nido per la grande maggioranza delle famiglie», ha detto ieri il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione a Palazzo Madama. Si prevede anche l’aumento dei posti al nido «oggi insufficienti in particolare nel Mezzogiorno». Previsto un sostegno da 1500 a 3000 euro l’anno per le famiglie con Isee sotto i 25 mila euro, e da 1500 a 2500 per quelli da 25 mila a 40 mila. In tutto, nel prossimo triennio – ha ricordato – «si stanziano 2,8 miliardi in più per la famiglia». Gualtieri ha anche sottolineato che «il ca
dello spread comporterà risparmi per 38,5 miliardi in 4 anni». E ha spiegato che «migliora il quadro della crescita del Pil: lo 0,1% nel 2019 può essere superato, lo 0,6% nel 2020 è un obiettivo raggiungibile».
2 Tra i temi più controversi della Manovra c’è sempre la cosiddetta plastic tax, destinata però a cambiare. Potrebbe anche slittare, da aprile a luglio, per esempio. Che ci saranno novità lo ha confermato lo stesso Gualtieri, ma saranno il frutto degli emendamenti annunciati in Aula. La plastic tax «deve essere migliorata e riformulata in modo da evitare che abbia effetti negativi su una filiera produttiva molto importante. Abbiamo avviato una riflessione tecnica con gli operatori del settore, auspichiamo che il Parlamento intervenga e mettiamo a disposizione questo lavoro per rimodulare la misura, ma salvaguardando la ratio dell’intervento che disincentivi l’abuso della plastica monouso», ha sottolineato il ministro. Lo Stato conta di incassare dalla plastic tax circa 1,1 miliardi nel 2020 e 1,8 nel 2021.
3 Gualtieri è tornato sul caos per le auto aziendali.
La norma (che frutterebbe 332 milioni in più nel 2020) punta ad elevare il prelievo per i lavoratori che usano le auto aziendali per uso promiscuo (per l’impresa e per il tempo libero), del 30%, del 60% e fino al 100% in più per i veicoli più inquinanti, e riguarda 300 mila auto, ha detto Gualtieri. Il ministro ha sottolineato che «la ratio è legare un sussidio pubblico alle emissioni» inquinanti, in modo che «incentivi l’utilizzo di auto elettriche o a basso consumo», ma sarà «migliorata in modo da evitare che non aumenti la pressione fiscale sui lavoratori».
4 Nella maggioranza il clima è tutt’altro che sereno.
Il leader del M5S, Luigi Di Maio, è tornato a paventare il rischio che la corda di spezzi, continuando a tirarla come fanno da Italia Viva. E nell’ambiente del Pd c’è chi ha ipotizzato una crisi di governo nei primi giorni del 2020, a manovra approvata e prima del voto in Emilia Romagna. Proprio per questo domani a Palazzo Chigi si terrà un maxivertice di maggioranza sulla Manovra. Maxivertilo ce perché le persone invitate sono 37, tra ministri e capigruppo. Anche perché da Italia Viva, è arrivato un altro affondo del leader Matteo Renzi. «C’è un dato di fatto oggettivo. La situazione economica del Paese non è rosea. Tutto ristagna. E il problema non è la legge di bilancio, su cui continueremo la nostra battaglia “No Tax”, ma la situazione di incertezza sugli investimenti. Per questo do a tutti appuntamento a Torino, per venerdì», ha detto Renzi. Quelli dei parlamentari di Italia Viva spiccano tra i mille emendamenti al decreto fiscale: dallo stop all’inasprimento del carcere per gli evasori e alla stretta sugli appalti fino alla reintroduzione dello scudo penale per l’Ilva. Il chiaro segnale di un clima politico caldissimo tra i renziani e l’asse M5S-PD.
5 Sulla lotta all’evasione, attraverso la riduzione del contante, c’è l’ok di Bankitalia.
Dal cashback (il meccanismo di rimborso fiscale di una percentuale del pagamento effettuato per chi salda con carta di credito o bancomat, previsto dalla Manovra), «prudenzialmente, il governo non ipotizza alcuna
emersione di base imponibile. È però plausibile che nel medio periodo possa contribuire a ridurre la propensione a evadere. Recenti studi empirici mettono in luce l’esistenza di una relazione negativa tra evasione e quota delle transazioni effettuate con moneta elettronica», ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, esprimendo il “favore” per l’uso di strumenti di pagamento elettronico. Signorini ha sottolineato che in Italia «la diffusione dei pagamenti elettronici resta piuttosto bassa. Il valore delle transazioni oggi regolate con carta di pagamento nei punti vendita fisico è a poco più del 30%, a fronte di oltre il 70% in Francia e il 45% in Germania». Per Bankitalia, «ci si può attendere, come effetto congiunto dei provvedimenti di incentivo previsti dal governo, un aumento delle transazioni elettroniche del 10%».