La Gazzetta dello Sport

ASSALTO INTER

Kulusevski subito Chiesa ed Eriksen nel mirino a luglio

- di D’Angelo, Stoppini

Ok su Giroud a gennaio Si tiene d’occhio Nandez

Centrocamp­o Relazioni ottime sullo svedese: De Paul e Mandragora alternativ­e

Attacco Il francese è in uscita. Petagna non convince, occhi su Lasagna

Eh sì, «la ronda» di Antonio Conte - come l’ha definita l’amico Roberto D’Aversa, invitando l’amico e collega a cercare rinforzi altrove – è giusta giusta dalle parti di Parma. Fate presto, fate in fretta, se possibile fate subito. Tra l’Inter e Dejan Kulusevski c’è qualcosa più di un reciproco piacersi. E anche qualcosa in più di una promessa di matrimonio a data da destinarsi. Il club di Steven Zhang s’è messo in testa di provare a fare di tutto per portare lo svedese di origini macedoni in nerazzurro già a gennaio. Non un’impresa semplice, c’è da mettersi d’accordo sia con l’Atalanta proprietar­ia del cartellino sia con il Parma che ne detiene i diritti sportivi per questa stagione. Ma l’idea di tentate un affondo in questa direzione c’è tutta, anche sfruttando gli ottimi rapporti che Marotta e Ausilio hanno con entrambi i club, basta guardare lo storico delle operazioni di mercato dell’Inter per trovare conferma.

Strategia

Su Kulusevski l’Inter e Conte hanno avuto relazioni dirette molto positive. Pur essendosi messo in mostra in posizioni di campo più offensive, il club nerazzurro vede in lui in proiezione la mezzala con i gol nelle gambe che tanto manca al tecnico. Per convincere l’Atalanta serviranno almeno 30 milioni di euro, per far sì che il Parma dia il via libera magari sarà utile un’opera di diplomazia più ampia. Ma il possibile affondo è dettato da una strategia ben precisa dell’Inter per il rinforzo di gennaio a centrocamp­o. Il club ha detto no all’idea di mettersi in casa giocatori ultratrent­enni e allo stesso tempo con ingaggi Il riferiment­o è a Vidal, per intendersi. Marotta non vuole regalare a Conte un giocatore solo per sei mesi, ma di fatto intende anticipare un’operazione che altrimenti potrebbe/dovrebbe fare l’estate successiva. Kulusevski rientra perfettame­nte in questa categoria di acquisti: cartellino anche costoso, ma stipendio contenuto.

Alternativ­e

Il centrocamp­ista è il principale obiettivo dell’Inter per gennaio. E i giri d’orizzonte sono già partiti. Detto che il quadro sarà più chiaro per tutti dopo la conclusion­e dei gironi di Champions ed Europa League, dietro Kulusevski ci sono altri nomi da tenere in consideraz­ione. Due giocano nell’Udinese: Rodrigo De Paul, già sondato nel gennaio di un anno fa. E Rolando Mandragora, seguito anche di recente dagli osservator­i nerazzurri. Altri profili sul taccuino: Granit Xhaka era stato accostato all’Inter la scorsa estate, senza però riscontri effettivi. Ora lo svizzero è di nuovo sul mercato, in rotta con l’Arsenal, e i suoi agenti hanno nuovamente sondato il terreno - al momento senza successo – con l’Inter. Da non escludere, infine, l’opzione Florenzi. È in uscita dalla Roma, ha voglia di giocare in vista dell’Europeo. E Conte l’ha già allenato in Nazionale, peraltro facendogli ricoprire in diverse occasioni anche il ruolo di interno di centrocamp­o nel 3-5-2. Smentite però, almeno ad oggi, le voci di un possibile scambio con Politano.

Attacco

Politano che di fatto apre il discorso attaccanti. È quello l’altro reparto sul quale l’Inter metterà le mani a gennaio. È vero che Conte riavrà, proprio con l’anno nuovo, Alexis Sanchez. Ma l’arrivo di un volto nuovo è probabile, in concomitan­za appunto con l’addio di

Politano. Qui il ragionamen­to cambia, in un reparto che conta già su Lukaku, Lautaro e in prospettiv­a su Esposito, al netto dei discorsi che si faranno la prossima estate su Sanchez. L’Inter qui è aperta all’idea di cercare un profilo più pronto. E Olivier Giroud - contratto in scadenza a giugno - è occasione che ad Appiano stanno prendendo in serissima consideraz­ione. Al Chelsea è stato già allenato da Conte, per sei mesi: per portarlo via bastano 6-7 milioni e la promessa di un contratto di almeno 18 mesi. Alternativ­e? Petagna non convince, Lasagna invece non è nome da scartare. Già le ronde di Conte sono molto ampie...

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