La Gazzetta dello Sport

Avanti senza fari addosso E può essere un vantaggio

- di Andrea Elefante

Fossimo nell’Atalanta, non soffriremm­o di gelosia se qualcuno oggi chiama il Cagliari «la nuova Dea». Classifica splendente all’improvviso, speranza Champions coltivata a sorpresa: come l’Atalanta l’anno scorso, appunto. Percassi e Gasperini salvezza e Europa «generica» - hanno già chiarito gli obiettivi, e nessuno ha mai chiesto che il 3° posto diventi abitudine, obiettivo da non fallire. E’ una possibilit­à, e tale resta anche se oggi il Cagliari sta davanti come la Lazio. Chi ha pensato che la Champions fosse ormai un diritto acquisito si è fatto un po’ abbagliare dal sole sorto qualche mese fa; chi crede che tanta concorrenz­a (Roma e Napoli comprese) possa non essere dannosa per la squadra di Gasperini, magari non sbaglia. Un po’ di fari spenti non fanno mai male. Di sicuro meno di riflettori sempre puntati: piacciono, ma poi diventano una responsabi­lità e danno anche ansia da prestazion­e. La corsa europea sarà lunga, piena di curve, discese e salite. E vivrà di momenti, di eventi (tipo gli eventuali infortuni, vedi Zapata). Gli altri fattori influenzan­ti sono due, di solito. Gli impegni extra confine di quest’anno: il Cagliari può ritrovarsi avvantaggi­ato, come la Lazio se fuori dall’Europa League, ma l’Atalanta dopo l’1-1 con il City si sente in ballo e ballerà, non ci sono dubbi. E poi il mercato di gennaio: Gasperini, senza alzare la voce, in questi mesi ha già fatto capire che avrebbe gradito, dunque che gradirà. E i fari spenti vanno bene anche qui: se si parte per tempo, sul cammino non serve chissà quanta luce.

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