Milano nel caos per i croati: saluti romani e scontri
Quattromila tifosi della Dinamo hanno bloccato la città. Lancio di fumogeni, sedie e bottiglie. Dodici feriti lievi
Pre-partita particolarmente movimentato quello di Atalanta-Dinamo Zagabria (match definito «ad alto rischio»)con 12 feriti lievi Milano ritrovatasi blindata per accogliere i tifosi ospiti, con vie chiuse al traffico e disagi per la circolazione. Attorno alle 19.20, infatti, circa cinquanta tifosi croati - scortati dalle forze dell’ordine - si sono staccati dal gruppone principale per entrare in contatto con quelli bergamaschi, in attesa di entrare allo stadio Meazza dall’ingresso numero 7. Il motivo che ha fatto scattare la rissa - raccontano alcuni di loro - riguarda qualche parola di troppo che ha acceso gli animi. L’intervento di ulteriori uomini della Polizia, sistemati nel parcheggio di fronte al gate, ha vanificato conseguenze più gravi.
Prima aggrediti in tre
Inevitabile lo spavento da parte dei tifosi nerazzurri, in particolare dei più giovani. Uno di loro, accompagnato dal padre, ha raccontato che mai avrebbe voluto assistere a una scena del genere: «Come mi sento? Me la sono fatta sotto…», ha spiegato poi con il sorriso, quasi rivolto ad azzerare la tensione. Un episodio che fa il bis dopo quello di via Don Gnocchi, dove poco prima un 50enne, un 21enne e un 14enne sono stati aggrediti mentre scendevano dall’auto: il secondo è stato trasportato al San Carlo (in codice verde), le altre due persone sono state medicate sul posto. Fatti, quindi, che si aggiungono a quelli del tardo pomeriggio, dove sono stati segnalati saluti romani e atti di vandalismo. Circa 4.000 tifosi della Dinamo Zagabria, arrivati a Milano nelle ore precedenti, avevano preso d’assalto Piazza Duomo intonando cori e grida da stadio, riproposti ovviamente anche in metro mentre raggiungevano Piazzale Lotto. Poi, come detto, nei pressi dello stadio un pre-match al quale nessuno avrebbe voluto assistere.