La Gazzetta dello Sport

Milik da record, solito Mertens Il Napoli rompe il lungo digiuno

Contro il Genk il polacco diventa il primo azzurro a segnare una tripletta in Champions e il belga sale a 118 gol. Una vittoria netta che mancava da 9 partite

- Di Maurizio Nicita - NAPOLI

PRIMO TEMPO: 3-0

MARCATORI: Milik al 3’, 26’ e su rigore al 38’ p.t.; Mertens su rigore al 29’ s.t.

NAPOLI (4-4-2)

Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (dal 34’ s.t. Llorente), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (dal 27’ s.t. Gaetano); Milik (dal 34’ s.t. Lozano), Mertens PANCHINA: Ospina, Luperto, Elmas, Insigne.

ALLENATORE: Ancelotti CAMBI DI SISTEMA: dal 34’ s.t. 4-2-3-1 BARICENTRO: MOLTO BASSO 46,5 m POSSESSO PALLA: 55,2 % ESPULSI nessuno AMMONITI Koulibaly e Mario Rui per gioco scorretto.

GENK (4-4-2)

Vandevoord­t; Maehle, Dewaest, Lucumi, De Norre (dal 37’ s.t. Neto); Ito (dal 27’ s.t. Hagi), Berge, Hrosovsky, Paintsil; Samatta (dal 18’ s.t. Bongonda), Onuachu. PANCHINA: Coucke, Wouters, Odey, Ndongala.

ALLENATORE: Wolf

CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: ALTO 54,9 m POSSESSO PALLA 44,8 % ESPULSI nessuno AMMONITI Vandevoord­t e Paintsil per g. scorretto, De Norre per c.n.r.

ARBITRO: Cakir (Tur) NOTE: paganti 22.265, inc. di 508.049 euro. Tiri in porta 6 (con traversa)-3. Tiri fuori 6-8. In fuorigioco 0-1. Angoli 5-5 Rec.: p.t. 1’, s.t. 1’

Il Napoli centra per la terza volta l’accesso agli ottavi di Champions League e vince finalmente una partita, come non accadeva dal 23 ottobre, rompendo un digiuno lungo ben nove gare. Un successo netto, per i valori visti in campo, e non si capisce come il Napoli non sia riuscito a vincere in Belgio, regalando l’unico punto a un Genk classico fanalino di coda. Peccato perché quel successo avrebbe consentito di vincere il girone e guardare con un occhio più positivo al sorteggio di lunedì prossimo a Nyon per la fase a eliminazio­ne diretta. Protagonis­ta della serata Arek Milik che segna una tripletta - mai nessuno c’era riuscito in Champions con la maglia del Napoli - e fa rimpianger­e tutto il tempo in cui è mancato per infortunio: 8 gol in 9 partite spiegano come la squadra abbia bisogno del suo terminale offensivo.

Insigne fuori

Le scelte di Ancelotti danno la sensazione di essere libere da ogni condiziona­mento. E forse non è un caso che, dopo Liverpool, nella prestazion­e positiva di un Napoli smarrito in autunno, ancora una volta non ci sia Lorenzo Insigne, spettatore in panchina, il quale nell’intervallo ha potuto constatare come sia ancora grande l’amore dei napoletani per Marek Hamsik premiato da Edy Reja per la carriera azzurra. Quell’amore che Lorenzo ha sempre sognato, soffrendo invece le critiche che riceve.

Subito gol

Chiusa la parentesi Insigne, che resta un problema da risolvere, torniamo a una partita che stavolta è durata pochissimo. Il tempo di vedere passare i fantasmi per una traversa di Koulibaly, di testa su angolo, che fa pensare a un’altra serata da incubo. Invece subito dopo c’è il retropassa­ggio non illuminato di Lucumi verso il portierino Vandevoord­t (17 anni, record per un numero 1 in Champions), il quale tenta un avventato dribbling su Mertens col risultato di consegnare palla a Milik, che stavolta non può

 ?? LAPRESSE ?? Grande protagonis­ta L’abbraccio al polacco Arkadiusz Milik, 25 anni (al centro), dopo il terzo gol segnato al Genk
LAPRESSE Grande protagonis­ta L’abbraccio al polacco Arkadiusz Milik, 25 anni (al centro), dopo il terzo gol segnato al Genk

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