Il Liverpool condanna il Salisburgo: è primo con l’ex Keita e Salah
I Reds soffrono in Austria. Poi dilagano nella ripresa: due gol in 99 secondi con il guineano e l’egiziano
Bastano 99 secondi al Liverpool per staccare il biglietto per gli ottavi di finale. Per la terza volta di fila i campioni in carica ci sono riusciti all’ultima giornata, vincendo stavolta il gruppo E. I Reds festeggiano a Salisburgo, nonostante un primo tempo abbastanza equilibrato, una vittoria meritata. Sono i due ex salisburghesi a sbloccare il risultato al 13’ s.t. Entrando in area il senegalese Mané si libera di Onguené, il suo assist trova la testa di Keita che supera gli avversari e da dieci metri mette dentro a porta vuota, col portiere Stankovic in uscita. Il Liverpool raddoppia esattamente 99 secondi dopo e chiude la partita: Salah sa sfruttare un retropassaggio sbagliato di Onguené, aggira Stankovic e trova la rete dall’angolo strettissimo.
Quanti errori
È proprio l’egiziano a tenere aperta la partita nei primi 45 minuti con una serie di occasioni sbagliate. Il suo primo tiro in porta viene deviato da Stankovic (al 5’), poi sbaglia clamorosamente davanti al portiere austriaco dopo l’assist perfetto di Keita (29’) e non trova la mira con il suo tiro da 12 metri (34’). Lo sottolinea anche Klopp nel dopo-partita: «Di solito Momo sa sfruttare almeno due di queste occasioni, noi avremmo potuto segnare nel corso dei 90 minuti anche cinque o sei gol», riferendosi alle altre chance di Keita (al 45’), di Salah (al 48’ e al 77’) e di Mané (all’89’). «Sono comunque strafelice per la nostra vittoria, ma vorrei anche esprimere il mio rispetto per il Salisburgo che si è presentato di nuovo molto coraggioso».
Haaland non si vede
I padroni di casa, sospinti da 29 mila spettatori in un stadio completamente esaurito, sanno rispondere al ritmo alto dei Reds, dappertutto nel primo tempo, ma stentano a creare veri pericoli nei loro contrattacchi. Lovren e van Dijk mettono sotto controllo il 19enne cannoniere norvegese Haaland, il portiere Alisson è molto attento e non si fa sorprendere né da Hwang né da Minamino (tiri deviati intorno al 7’ p.t.) e neanche dal gioiello norvegese al 24’ e al 50’, quando il tiro di Haaland da dieci metri sfiora l’esterno della rete. Gli austriaci dunque chiudono la loro prima stagione fra i campioni europei al terzo posto nel gruppo, e devono accontentarsi a febbraio prossimo dei sedicesimi di finale dell’Europa League. «Il nostro obiettivo deve essere vincere questa competizione», ha sottolineato l’allenatore americano Jesse Marsch dopo la partita. Klopp invece ieri ha chiesto scusa, all’inizio della conferenza stampa, all’interprete che aveva criticato pubblicamente il giorno prima per una traduzione ambigua. «Mi vergogno per questo comportamento, sono stato un idiota». Tanto di cappello, mister Jurgen.
PRIMO TEMPO: 0-0
MARCATORI: Keita (L) al 12’, Salah (L) al 13’ s.t.
SALISBURGO (4-4-2)
Stankovic 6; Kristensen 6,5, Onguene 4,5, Wöber 5,5, Ulmer 5,5; Minamino 5,5, Mwepu 6, Junuzovic 6 (dal 23’ s.t. Daka 5,5), Szoboszlai 5,5 (dal 45’ s.t. Ashimeru s.v.); Hwang 5,5, Haaland 5,5 (dal 30’ s.t. Okugawa 5,5). PANCHINA: Coronel, Ramalho, Prevljak, Vallci
ALLENATORE: Marsch 6,5 ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno
LIVERPOOL (4-3-3)
Alisson 7; Alexander-Arnold 7, Lovren 6,5 (dall’8’ s.t. Gomez 6,5), van Dijk 7,5, Robertson 6,5; Wijnaldum 6,5, Henderson 7, Keita 7,5 (dal 42’ s.t. Origi s.t.); Salah 6, Firminho 5,5 (dal 30’ s.t. Milner 6), Mane 7,5. PANCHINA: Adrián, Jones, OxladeChamberlain, Shaqiri ALLENATORE: Klopp 7 ESPULSI nessuno AMMONITI Mané per gioco scorretto