Belotti vuole riprendersi il Toro Il capitano ha ripreso ad allenarsi con l’obbiettivo di rientrare a Verona
Primi passi verso Verona. Il Gallo non ne poteva più di massaggi e piscina e così ieri pomeriggio, alla ripresa generale, ha metaforicamente scagliato lontano le stampelle, tolto le bende e si è messo a correre sul prato del Filadelfia. Da solo, certo, ma finalmente con un obbiettivo concreto nella mente: rientrare in squadra domenica. Avere un’idea fissa nella mente aiuta parecchio, ma naturalmente da sola l’idea non può bastare: devono seguire i progressi quotidiani in maniera da trasformarla in un fatto concreto: la stretta di mano ad arbitro e avversari sul prato del Bentegodi.
Nessuna certezza
A oggi Andrea Belotti non ha alcuna certezza davanti a sé a parte la constatazione (pur sempre significativa) che l’ematoma al costato va riassorbendosi e il conseguente dolore affievolendosi. Non ha calciato ancora e quindi si è tenuto alla larga da esercizi tecnici e partitelle a tema, però il capitano ha messo nel mirino la prossima sfida: vuole esserci per contribuire in modo diretto a mettere un altro mattoncino per la scalata. E siccome trattasi di un tipo tosto, un vero bergamasco, questa sua ferrea volontà tra venerdì e sabato potrebbe essere premiata dai medici con il via libera al rientro in gruppo, passaggio obbligato per la convocazione da parte di Mazzarri.
La montagna Skriniar
Non fosse stato un tipo tosto, Belotti non sarebbe andato a sbattere sulla montagna interista Skriniar per conquistare un pallone a centrocampo, quindi in zona neutra. Giova rimarcarlo per sottolineare una volta di più la grande carica agonistica di cui è dotato. Purtroppo gli accertamenti a caldo svolti alle Molinette e poi quelli ripetuti a distanza di due giorni alla clinica Fornaca avevano permesso ai medici granata soltanto di escludere guai grossi, cioè fratture. E per questo si pensava che il capitano potesse recuperare già per la trasferta a Marassi. Persistendo un forte dolore a distanza di giorni, ecco che un terzo esame, con ematoma meno diffuso, ha consentito di scoprire la lesione di alcune fibre muscolari dell’addome. E da qui la rinuncia anche alla Fiorentina.
Si decide venerdì A venti giorni dall’infortunio l’attaccante è molto migliorato
Ottimismo in crescita
Ma adesso, a quasi venti giorni da quella «botta», ecco che la situazione è in netto miglioramento. E quindi si può ragionevolmente sperare che non ci sarà un terzo rinvio e che il
Gallo domenica possa essere della partita. In attesa del suo principale protagonista, il reparto offensivo ha fatto registrare progressi importanti in Verdi e Zaza, laddove Berenguer ha cercato di interpretare più compiti, con esiti confortanti a Genova e meno brillanti contro la Fiorentina. Partita nella quale i due Simone hanno saputo trascinare il Toro a un successo che può essere molto importante se la squadra farà punti anche a Verona e nella successiva partita casalinga contro la Spal. Due impegni che sulla carta sembrano abbordabili e quindi mettono in fermento, comprensibilmente, tutto l’universo granata che si rende perfettamente conto di questa grossa possibilità di realizzare nel finale dell’andata quella risalita che potrebbe essere la base di lancio per poter ripetere il brillante girone di ritorno della passata stagione. In fondo gli uomini sono gli stessi, più Verdi e Laxalt...
Tutti al Grande Torino
E in quest’ottica di ritrovato ottimismo, la società mette in vendita da oggi i biglietti per l’ultima in casa, cioè la Spal, con sconti significativi in tutti i settori dello stadio a cominciare dalle curve, che passano dai venti euro di domenica ai quindici che pagherà chi vorrà assistere sabato 21 all’anticipo serale (20.45) con i ferraresi. Fra l’altro le donne pagano 5 euro in qualsiasi settore e per gli Under 16 il biglietto costa 2 euro anche nelle tribune. Insomma, un chiaro invito a riempire il Grande Torino.
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