La Gazzetta dello Sport

LA COLLEZIONI­STA DI MEDAGLIE È ARRIVATA A 93

- Di Riccardo Crivelli

Non si può essere leader stando nella massa. Copyright della Signora di Ferro originale, Margaret Thatcher. Ma l’altra Iron Lady, quella delle piscine, ha preso quel motto e lo ha piegato alla sua realtà: se l’allenatore e l’entourage non servono a renderti più competitiv­a, meglio fare tutto da sola. Così Katinka Hosszu si è presentata senza coach agli Europei in vasca corta di Glasgow e ha continuato a fare ciò che le riesce meglio: vincere. Anzi, dominare. Lasciando che le avversarie possano solo vederla partire e arrivare, macchina da trionfi implacabil­e.

Pensiero unico

A trent’anni, l’ungherese è già nell’empireo delle più vittoriose di ogni tempo e in ogni sport: con i quattro ori in Scozia è approdata a quota 93 podi nelle principali competizio­ni internazio­nali (Olimpiadi; Mondiali ed Europei in vasca lunga e corta), con 63 successi. dal 2004 a oggi. Alla base, una filosofia all’apparenza semplice: più gare

L’ungherese insaziabil­e ha vinto quattro ori anche a Glasgow con una filosofia semplice: «Più gare fai, meno pressioni hai addosso»

fai, e in più specialità, e meno avvertirai la pressione di dover essere la più forte di tutte in una sola. Inoltre, la gara è il modo migliore per sostituire l’allenament­o, soprattutt­o se la vinci. Così, più di una volta ha nuotato anche a Capodanno, e non passa weekend che non trovi un meeting cui iscriversi, America o Europa poco importa: in media, più di 100 fatiche in un anno. E più di un milione di dollari vinti di soli premi, traguardo raggiunto già nel 2014, prima nuotatrice a riuscirci, uomini compresi.

Soprannome cinese

L’appellativ­o di Iron Lady nasce a Pechino, in Coppa del Mondo (evento in cui ha vinto più di 300 volte), pochi giorni dopo l’Olimpiade di Londra: Katinka fa otto gare e si impone in cinque. I giornali cinesi si chiedono se dietro i tratti gentili e la vocina sottile si nascondano in realtà muscoli di ferro. A lei il paragone piace e quel soprannome diventerà perfino un brand registrato del suo abbigliame­nto sportivo. Sono proprio i Giochi del 2012 la linea di confine tra la campioness­a e il robot. Favorita in tre gare, soprattutt­o nei 400 misti, non salirà mai neppure sul podio: «Ero spaventata dalle conseguenz­e di una possibile sconfitta». La svolta con il fidanzato e poi marito-coach Shan Tusup, concetti basilari, ma chiari: il programma di allenament­o si moltiplica per tre, la cultura fisica è un aspetto fondamenta­le e la gara diventa una prosecuzio­ne del lavoro settimanal­e. La loro relazione stupisce anche per i metodi poco ortodossi di Tusup, che sfiorano l’abuso fisico, ma in ogni caso da un anno i due hanno divorziato. Katinka così si è fatta seguire da Arpad Petrov, abbandonat­o appunto al suo destino prima di Glasgow: «Non ero in cima ai suoi pensieri e alla vigilia dei Giochi Olimpici non posso sopportare l’onere di portare qualcuno sulle spalle. Da tempo preparo i miei programmi da sola, mi alleno dieci ore al giorno fin quasi a svenire, so cosa mi serve. Chiederò solo a qualcuno del mio club di prendermi i tempi». Secondo i media ungheresi, quel qualcuno è Máté Gelencsér, attuale fidanzato e figlio di un allenatore, ma senza esperienza. Per l’Iron Lady prenditutt­o è solo un dettaglio.

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Numero uno Katinka Hosszu è nata a Pecs il 3 maggio 1989, è alta 1.75 per 68 chili
EPA Podi olimpici Tre ori e un argento Numero uno Katinka Hosszu è nata a Pecs il 3 maggio 1989, è alta 1.75 per 68 chili
 ??  ?? BJÖRGEN (Nor, sci nordico) Podi olimpici e mondiali: 41
BJÖRGEN (Nor, sci nordico) Podi olimpici e mondiali: 41
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(Stati Uniti, ginnastica) Podi olimpici e mondiali: 30
BILES (Stati Uniti, ginnastica) Podi olimpici e mondiali: 30
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(Ola, ciclismo) Podi olimpici, mondiali ed europei: 37
VOS (Ola, ciclismo) Podi olimpici, mondiali ed europei: 37

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