FORMULA DA TOP CLUB PER TENTARE L’ASSALTO
Dal “triplete” al tridente questa è una chance da giocarsi. Dall’ultimo successo italiano nelle coppe, quello dell’Inter nel 2010, al progetto juventino che forse si sta consolidando in questi giorni, forse è l’ora. Liverpool, Psg e Barcellona sono sempre schierate così. City, Real Madrid e Bayern quasi (per tacere del loro Dna offensivo). Adesso alla lista di squadre a tre punte s’è aggiunto l’insospettabile Tottenham di Mou. comincia sul serio con gli ottavi. Neanche contempliamo l’ipotesi negativa per i bianconeri, ma il sorteggio non poteva essere più amichevole per la stessa Atalanta alla quale è stato concesso l’«handicap» dei debuttanti: il Valencia ha un’altra storia e un’abitudine alle coppe che i nerazzurri non possiedono, fondamentale in Europa è fondamentale, ma dopo aver creduto nella qualificazione fin da agosto non possiamo nasconderci che regge decisamente il paragone con l’Ajax. Gasperini come Ten Hag. E invece del Real Madrid — scusate ma non è la stessa cosa — il Valencia. Però il gioco è più dispendioso di quello olandese. Si può fare, dosando energie fisiche ma soprattutto mentali, perché l’Atalanta che incanta la Champions non può presentarsi così scarica con il Bologna. Aggressione, incoscienza e Gomez possono riscrivere la storia a 32 anni dalla storica semifinale di Coppa Coppe con il Malines. Ma quello era un calcio per tutti: oggi la Champions è una mini-superlega dei cinque grandi campionati. E sempre con tante spagnole: se il Napoli avesse evitato il Barça sarebbe stato il delitto, o il sorteggio, perfetto. Ma forse chiedevamo troppo per un calcio italiano che ha disperatamente bisogno di ritrovare la dimensione vincente persa da tempo. Messi sarebbe stato troppo già per Sarri e per il primo Ancelotti, figurarsi per il povero Gattuso alle prese con una squadra e una società che hanno perso identità, idee, sicurezze. Però tre cose: il Liverpool è stato imbrigliato nei gruppi, a febbraio non potrà andare peggio di così, e due delle tre ultime eliminazioni del Barça, nel 2017 e 2018, sono arrivate contro Juve e Roma, dimostrando una strana ma non più casuale tendenza al crollo da eccessiva sicurezza. Ai quarti vediamo Psg, Liverpool, Bayern, Barcellona, Tottenham, Juve, Atalanta e City nella sfida da finale con il Real: vediamo quanto il catalano Guardiola «sentirà» la sfida politica con il Madrid. In Europa League, infine, non possono mancare l’obiettivo Inter e Roma contro le piccole Ludogorets e Gent, dopo essere sfuggite allo choc di un sorteggio che prevede Getafe-Ajax, ShakhtarBenfica, Leverkusen-Porto, Olympiacos-Arsenal, Bruges-United: come dire che, agli ottavi, la metà delle forti sarà già fuori. Se non è un invito questo...