Fiorentina, cercasi “socio” di Vlahovic. Ritorna Kalinic?
Pradè lavora a un prestito di sei mesi Fiducia al gioiello serbo per il futuro Per Pedro è quasi certo il ritorno a casa
La magia di Vlahovic ha restituito il sorriso a Rocco Commisso e ha reso più solida la panchina di Montella. Ma la questione attaccanti è sempre centrale nelle strategie di mercato della Fiorentina. Daniele Pradè è al lavoro per ridisegnare il pacchetto offensivo. La finestra di gennaio arriva al momento giusto. Naturalmente Vlahovic è intoccabile. E la volontà dei dirigenti e di Montella è quella di dargli più spazio possibile nella seconda parte della stagione. Vlahovic ha sei mesi a disposizione per dimostrare di essere il centravanti giusto per dare l’assalto il prossimo anno alla zona Coppe. Il fantastico gol con l’Inter potrebbe cambiare la storia del gioiello serbo. Che in molti considerano il possibile erede di Ibra.
Pedro
L’attaccante quasi certamente tornerà a giocare per sei mesi in Brasile. Barone e Pradè hanno molto apprezzato la professionalità del giocatore (che ha accettato un ruolo marginale lavorando sempre con grande impegno) ma è evidente che il talento sudamericano non è ancora pronto per la A. La Fiorentina ha già ricevuto offerte importanti da top club del Brasile. Il Flamengo sarebbe pronto ad acquistare Pedro a titolo definitivo restituendo ai viola i milioni investiti in estate. Ma l’idea è quella di cederlo solo in prestito. Magari proprio al Flamengo. Sarà Commisso a stabilire se dichiarare chiusa la sfida Pedro o se farlo tornare per il ritiro estivo a Moena.
Kalinic
La Fiorentina cerca una punta esperta. I dirigenti hanno fatto dei sondaggi per Zaza. Ma senza riuscire ad affondare il colpo. E non convince Petagna che potrebbe liberarsi dalla Spal. Per il momento il nome più caldo è Kalinic. Che non ha trovato spazio nella Roma. Il croato sarebbe la pedina giusta perché ha esperienza, conosce il calcio e potrebbe giocare con o al posto di Vlahovic. Il problema è legato al suo passato con la Fiorentina. E a un divorzio decisamente brusco. Pradè sta comunque lavorando per un prestito di 6 mesi.
Boateng
Kevin non convince come centravanti. E per ora ha giocato poche partite. Pradè e Montella però sono decisi a tenerlo per due motivi: la grande esperienza che può essere utile in una stagione di passaggio e l’attaccamento ai colori viola dimostrato anche domenica quando è andato a difendere il compagno Dragowski colpito alla faccia da Lautaro Martinez. Un gesto che è piaciuto ai compagni e anche a Rocco.
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