Paradosso Genoa: padroni nel possesso, ma che fatica i gol
Con Motta alla guida, i rossoblù tengono quasi sempre palla più degli avversari In avanti però raccolgono il minimo
Se la classifica del campionato di Serie A si basasse unicamente sul dato relativo al possesso palla, il Genoa occuperebbe posizioni ben diverse rispetto ad un preoccupante penultimo posto. I gol, però, nel pallone valgono tutto o quasi, e sotto questo aspetto Thiago Motta avrà da lavorare, aspettando il mercato invernale. Otto reti in otto partite (di cui tre al Brescia e due al
PARTITA
9a 10a 11a 12a 13a 14a 15a 16a
JUVENTUS-GENOA
NAPOLI-GENOA
SPAL-GENOA
LECCE-GENOA
POSSESSO (%)
61-39 53-47 63-37 42-58 40-60 61-39 51-49 63-37
Lecce in incontri singoli) sono decisamente poche, a dimostrazione del fatto che, forse, per una squadra che lotta per non retrocedere bisognerebbe puntare più sul pragmatismo che sulla bellezza. Motta però rimane giustamente ancorato alla filosofia di calcio che lo ha lanciato tra i grandi, ed è convinto che solo tramite idee di gioco ambiziose si possa arrivare a risultati importanti.
Supremazia
Fare la partita. È questo il primo fondamentale della teoria-Motta, che sotto l’aspetto del possesso palla riesce sempre o quasi a risultare padrone del gioco: all’esordio contro il Brescia la percentuale è stata schiacciante (61-39%), così come con Udinese (63), Napoli (58), Spal (60), Torino (61) e Samp (63). Solo contro Juve e Lecce i rossoblù non sono, per poco, riusciti a prevalere nel possesso, complice il fatto di aver disputato i più importanti spezzoni in inferiorità numerica (contro i bianconeri per l’espulsione di Cassata, poi “pareggiata” dal doppio giallo di Rabiot; contro i pugliesi in nove per i rossi ad Agudelo e Pandev).
Difficoltà
Un problema, e pure serio, però c’è: gli attaccanti faticano a segnare. È vero anche che l’infortunio del bomber Kouame ha complicato non poco i piani di Motta, ma la realtà dice che tanto possesso non corrisponde ad un adeguato peso offensivo, eccezion fatta anche per Pandev, oltre che per l’ivoriano ormai ai box per il resto della stagione. Tutti gli altri giocatori del reparto avanzato – Favilli (4 presenze, 0 gol), Pinamonti (14 presenze, 2 gol), Sanabria (4 presenze, 0 gol), Gumus (3 presenze, 0 gol) – hanno deluso o sembrano ormai fuori dai piani del tecnico. Primo passo del mercato? Una punta e due esterni offensivi.
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