Dopo un malore in campo muore Allegri, capitano del Garbagnate
Lo chiamavano Koeman, come il granitico ma talentuoso difensore olandese del Barcellona. E nelle minors del basket lombardo era conosciutissimo. Alessio Allegri è spirato ieri sera per arresto cardiaco. Aveva 37 anni. La tragedia era cominciata il giorno prima. Domenica pomeriggio, Palazzetto di Rho, campionato di C Silver: Alessio, capitano dell’Osl Garbagnate, era in campo contro La Torre di Torre Boldone. Il match, valido per la 12a giornata, è stato sospeso sul 27-27, mentre si avviava la macchina dei soccorsi.
Il malore
Il malore è arrivato improvviso e lui ha capito, ha provato ad alzare il braccio per richiamare l’attenzione e si è accasciato. Subito soccorso dai medici in campo e trasportato all’ospedale Sacco di Milano, sembrava avere scongiurato il peggio, il suo cuore aveva ricominciato debolmente a battere. Nel tardo pomeriggio di ieri invece è arrivata la triste notizia: Alessio non ce l’ha fatta. Un fisico imponente mischiato a tecnica e agilità gli avrebbe forse consentito una carriera più prestigiosa, ma lui ha sempre preferito rimanere nel basket dove conta solo la passione. Era uno dei giocatori più conosciuti delle «Minors» lombarde.
Anche allenatore
Un atleta e un ragazzo davvero speciale Alessio, dotato di carisma e di talento, che era molto legato a Garbagnate e all’Osl, squadra per cui aveva rinunciato anche a salire di categoria. Allegri, oltre a giocare in prima squadra allenava pure le ragazze del minibasket della società, che è legata all’oratorio della città del milanese. Purtroppo se ne è andato lasciando tutti costernati. Un addio in silenzio. r.b.