La Gazzetta dello Sport

Da Fede a Bebe L’Italia festeggia i suoi campioni

La Pellegrini: «A Tokyo chiudo» Premiati anche i grandi atleti di ieri, da Panetta alla Calligaris fino al novantenne Ubbiali

- Di Elisabetta Esposito - ROMA

Icampioni di oggi e quelli di ieri si intreccian­o sul palco dei Collari d’oro, tra sorrisi e strette di mano. Il Coni infatti ha voluto premiare non solo i campioni del mondo 2019, ma anche molti tra quelli che hanno vinto prima del ‘95, anno in cui è stato istituito il più importante riconoscim­ento dello sport italiano. Ecco quindi la divina Federica Pellegrini, oro a Gwangju nei 200 stile: «Questo è stato uno degli anni più belli della mia carriera, vincere un Mondiale a 31 anni è incredibil­e. Adesso dovrò guadagnarm­i il pass per Tokyo: se arriverà, parteciper­ò alla quinta Olimpiade e potrò chiudere con il nuoto in pace. Certo, nel 2022 ci sono gli Europei a Roma, ma non si può... Malagò ci proverà, però poi ci sarebbe Parigi 2024 e alla fine nuoterei fino a 45 anni!». Dopo di lei ricevono il premio in tanti, dalla Quadarella al Settebello di Campagna; da Alessio, re del taekwondo, a Dalla Porta, campione mondiale della Moto3; dalla Bacosi del tiro a volo all’uomo ragno Fossali, che vedremo in Giappone nell’arrampicat­a sportiva, disciplina che farà l’esordio ai Giochi. Poi i campioni Global Games e tanti paralimpic­i, premiati anche dal presidente Cip Pancalli, come Bebe Vio e Alex Zanardi, che sottolinea: «Darsi obiettivi importanti è un bel modo per divertirsi di più, ma non so se succederà ancora dopo Tokyo... Intanto godiamoci quest’Olimpiade».

Arrivo alla mia prima Olimpiade da numero 1 al mondo: la più forte? È ancora la Ledecky...

I giganti del passato

Poi tocca al passato: arrivano i motociclis­ti (da Gresini e Lucchinell­i a Cadalora), capitanati da Carlo Ubbiali, 9 titoli mondiali tra il ‘51 e il ‘60. A settembre ha compiuto 90 anni, ma è arzillo e strappa sorrisi. Applausi poi per Panetta («Corre ancora?», «No, sono guarito»), Perri, Lamberti e la Calligaris, i pugili con Damiani e molti altri. C’è spazio anche per i migliori tecnici, tra cui Recalcati e Cagnotto. Premiate infine alcune società eccellenti, come la Spal, con il presidente Mattioli che scherza: «Perdendo con la Roma almeno ho fatto felici il premier Conte e Malagò...».

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ANSA L'abbraccio Bebe Vio con Conte e Malagò
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Quadarella

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