Ufficiale: Riva presidente onorario del Cagliari
Il proprietario Giulini: «Gigi è l’immagine del nostro club ». Il figlio Nicola nel cda. Con l’Inter torna Cragno
Il super tifoso. Quello che tutti i club vorrebbero avere. Recordmen in azzurro, eroe degli eroi del tricolore, icona di un calcio in bianco e nero con le emozioni a colori. «Gigi Riva è con noi. È un caro amico che ci consiglia e sostiene. L’abbiamo coinvolto nella stagione dei cento anni del club e il mezzo secolo dallo scudetto. Sì, sono emozionato per quello che ritengo un atto d’amore per la nostra gente e tutti i sardi». Tommaso Giulini, golf blu, senza giacca, trattiene sensazioni forti. Rombo di tuono, fulmini e riscosse. Di una squadra e di un popolo. «Anche lui rimugina sul ko con la Lazio: “Dovevate chiuderla», mi ha detto. Abbiamo parlato del Cagliari di ieri e di oggi. Lui e Tomasini dicono che la squadra ricorda quella loro.
Ci siamo commossi». Intanto, nel cda entra anche il primogenito di Riva, Nicola. In breve, il cognome che metteva i brividi ai portieri ed era nelle agende dei procuratori allunga la storia sportiva. E non solo quella.
Il club e Cragno
In consiglio va segnalata anche la vice presidenza per il manager cagliaritano Fedele Usai, ad di Condé Nast, che affianca Stefano Filucchi. Dal cda al campo. «Dopo Udine andremo a cena col ds Carli e l’allenatore Maran per ragionare sul mercato tenendo conto degli infortunati. Ho sentito il professor Castagna che ha operato Cragno: Alessio potrebbe tornare a
San Siro il 14 gennaio per l’Inter in Coppa Italia. Pavoletti lo aspettiamo a metà marzo». In chiusura, Giulini puntualizza sul nuovo stadio («Nel 2021 spero di vedere la prima pietra, magari posata a settembre») e Nandez: «Dal Tribunale non abbiamo avuto alcuna comunicazione. Ho saputo dai media dell’udienza che ci chiama in causa per i diritti su Nandez. E adesso, testa all’Udinese. Il clima? Da guerrieri pronti a tutti, come piace a me: nella partitella Cerri ha rimediato dieci punti al sopracciglio».
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