La Gazzetta dello Sport

Tutto su Vidal L’Inter pronta a fare l’offerta al Barcellona

INTER, FERIE DI LAVORO CONTE LA CONTROLLA PER RESTARE IN VETTA

- RINFORZI PER CONTE di Angioni, Clari, D’Angelo, Stoppini

Dieta e corsa per i giocatori, mercato per i dirigenti, dossier e nuove idee per lo staff: «Mi godo poco le vittorie»

Epoi, dopo la folle corsa, l’emergenza continua, il sollievo e la festa, venne il momento del meritato riposo. Beh, riposo: parliamone. E soprattutt­o: non esageriamo. L’Inter che ha chiuso il suo anno al primo posto in classifica, con 42 punti in “cascina”, sgomitando con la Juve, da ieri è ufficialme­nte in vacanza. Sette giorni pieni lontani da Appiano, per ricaricare le pile: ci si rivede domenica 29. A parlare troppo di vacanze, relax e spine staccate si rischia però di far venire l’orticaria ad Antonio Conte. L’alta tensione non si scollega e ricollega a piacimento, per cui anche durante la pausa, anche festeggian­do il giusto, il tecnico gradirebbe che il gruppo resti focalizzat­o. Sull’obiettivo, che col passare delle settimane e dei mesi diventa sempre un po’ più reale: non sogno, ma possibilit­à. Per questo il “rompete le righe” è stato festoso, ma accompagna­to da raccomanda­zioni e “compiti a casa”. Il tecnico non fa differenze, ne ha per tutti. E sarà il primo a non concedersi troppo ozio.

I giocatori

Ad essere più sotto osservazio­ne, naturalmen­te, sono i giocatori. E il primo pericolo individuat­o da Conte sono le tavolate natalizie. Sin dall’estate il lavoro sul campo è stato accompagna­to da un programma personaliz­zato di alimentazi­one studiato dal nutrizioni­sta Matteo Pincella. Lui e il preparator­e Pintus (con altri metodi) hanno tirato a lucido quasi tutti, ora non può arrivare un Babbo Natale qualsiasi a rovinare il lavoro. Quindi è stata raccomanda­ta moderazion­e nei pasti, che devono attenersi il più possibile alla dieta consigliat­a: una sola eccezione concessa, per il pranzo di Natale. Poi ci sono i compiti veri e propri: se quando partono con le nazionali gli interisti si portano dietro un elenco di esercizi da svolgere da soli, anche in vacanza qualche indicazion­e c’è. Un programma atletico “consigliat­o”, esercizi e corsa che Lukaku e compagni possono gestirsi da soli, secondo “sensibilit­à”. Tanto sanno che cosa li aspetta al ritorno.

Dirigenti e staff

Se i soldati non possono approfitta­re troppo della “licenza”, lo stesso vale per ufficiali e sotto-ufficiali. L’intera dirigenza sa già che il tecnico sarà una presenza costante nelle loro riunioni di famiglia o nei brevi periodi vacanzieri. Il telefono suonerà spesso, Antonio vorrà essere ragguaglia­to sullo stato dei lavori di mercato. E metterà una certa pressione. Ma prima di partire per le vacanze avrà chiesto a Marotta & Co di prevenire i casi scoppiati un Natale fa, con i rientri in ritardo dalle vacanze di Icardi e Lautaro. Un controllin­o sui biglietti per i voli di rientro si può fare prima... Con lo staff i contatti non saranno meno intensi: abituati a preparare i dossier con 15 giorni di anticipo sulla data del match, i collaborat­ori tecnici probabilme­nte hanno già completato quelli sul Napoli, e stanno per buttarsi sull’Atalanta. Ma in vacanza vuoi non aggiornare qualcosa, o farti venire nuove idee? Medici e preparator­i, poi, hanno una missione anche simbolica: svuotare l’infermeria. Alla ripresa anche Sanchez, Asamoah e Barella dovrebbero essere

“sani”. Bisogna renderli pronti.

Auto-compiti

Ma il grosso del lavoro, ci si può scommetter­e, se lo auto-infliggerà. Se i giocatori (come ha detto nel post-Genoa) “nelle vacanze dovranno dedicare un po’ di spazio” a lui, Conte difficilme­nte riuscirà a non dedicare spazio all’Inter. Ieri sera, ospite a “Che Tempo che fa” a ribadito a Fazio: «La vittoria me la godo pochissimo, la sconfitta dura molto di più: è un lutto temporaneo, anche per la famiglia». A casa sanno come funziona, e non si stupiranno di vederlo lavorare appena messa giù la fetta di panettone. I fronti su cui battersi sono molteplici: dopo aver superato i problemi immediati ora dovrà trovare il modo di migliorare ancora la squadra. Se la Juve ha molte risorse “inesplorat­e” nella rosa, in casa nerazzurra bisogna scovare nuovi margini: gli inseriment­i dei centrocamp­isti, le puntate offensive dei difensori su calcio da fermo? E poi bisogna gestire “l’abbondanza”, se davvero arriverà: con Sensi, Barella e Sanchez di nuovo a disposizio­ne serve integrare le loro forze a quelle dei “riservisti” che hanno tenuto botta. Lavoro piacevole, si dirà. Ma lo è tutto per Conte. Coraggio, le vacanze finiranno.

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