La Gazzetta dello Sport

Capolavoro Gomez Poi show di Ilicic Milan schiantato

Gran gioco e 5 reti: una super Atalanta mette a nudo tutti i problemi rossoneri

- Di Fabio Bianchi- INVIATO A BERGAMO

Contrordin­e compagni, il Milan non è sulla via della guarigione. Ha avuto una ricaduta, e sembra grave. Con la vittoria di Bologna e il pari contro il Sassuolo con mille tiri nelle porte di San Siro, il Diavolo aveva dato a tanti l’impression­e di essere uscito dal tunnel. Incluso chi scrive. Una Dea stratosfer­ica l’ha riportato alla dura realtà. Se vogliamo, c’è anche della poesia in questa sfida che ribalta i valori. E’ la rivincita della provincia nei confronti della capitale. E’ la ribellione della «succursale» (quanti giocatori ha dato l’Atalanta al Milan...) alla «sede centrale». E’ la fantasia al potere. E’ il trionfo delle idee. E’ da un po’ di tempo che Gasperini e i suoi stanno riscrivend­o la storia, e questo 2019 è stato da incornicia­re. Dall’approdo in Champions League nella scorsa stagione, alla conquista insperata e in extremis ma meritata degli ottavi di finale in questa, al campionato sempre ai vertici.

Super Dea

Pioli ha detto una cosa sacrosanta: per una squadra in difficoltà, l’Atalanta è l’avversario peggiore. Sì, perché la Dea mette allo scoperto tutti i difetti, non si ferma, è sempre sul pezzo. A tempo quasi scaduto, sul 5-0, pressava ancora. A proposito, cinque sberle di scarto il Milan le aveva prese solo altre tre volte nella sua lunga e gloriosa storia. L’Atalanta è una vera macchina da gioco e da gol. In questo anno solare, si è fermata a un piccolo gradino dalla quota cento. E tutto questo, con l’assenza prolungata del giocatore deputato a segnarne più di tutti: Zapata. Segno che l’Atalanta ha un modo unico di giocare, sì, ma con il contorno di tante piccole variazioni che la fanno comunque implacabil­e e imprevedib­ile. Con pause (di gioco e di risultati) ridotte al minimo. Grazie anche alla grande qualità, è ora di riconoscer­lo, di tantissimi giocatori. Non solo figliocci di Gasp, ma grandi interpreti. Sopratutto due.

PRIMO TEMPO: 1-0 MARCATORI: Gomez (A) al 10’ p.t.; Pasalic (A) al 16’, Ilicic (A) al 18’ e al 27’, Muriel (A) al 39’ s.t.

ATALANTA 3-4-1-2

Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens (44’ s.t. Hateboer); Malinovsky­i; Ilicic (dal 35’ s.t. Muriel), Gomez (dal 43’ s.t. Freuler).

PANCHINA: Rossi, Sportiello, Masiello, Ibanez, Barrow ALLENATORE: Gasperini AMMONITI De Roon, Castagne per gioco scorretto

CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO MOLTO BASSO 47,7 M.

MILAN 4-3-3

Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez (dal 1’ s.t. Calabria); Kessie, Bennacer, Bonaventur­a (dal 16’ s.t. Piatek); Suso (dal 39’ s.t. Castillejo), Leao, Calhanoglu.

PANCHINA: Reina. A. Donnarumma, Borini, Rebic, Biglia, Caldara, Krunic, Gabbia, Brescianin­i ALLENATORE: Pioli AMMONITI Suso, Musacchio, Romagnoli, Kessie per gioco scorr. CAMBI DI SISTEMA: nessuno BAR. MOLTO BASSO 45,9 M.

ARBITRO: La Penna di Roma NOTE: spett. paganti 4.313, incasso di 173.729 euro; abbonati 16.627, quota di 350.307,10 euro. Tiri in Porta 11-0. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 3-1. Angoli 7-2. Recuperi: 0’ p.t. , 1’ s.t.

Papu Gomez apre la sfida col Milan con un vero capolavoro: dribbling stretto a Conti e grande tracciante che s’infila all’incrocio

Josip e Papu

Le ultime sfide hanno confermato un fatto: l’Atalanta può fare anche a meno di Zapata senza avere un sostituto centravant­i all’altezza (manca da 10 partite ormai, su 17, in campionato), ma non può fare a meno di Ilicic (quando fa l’Ilicic) e Gomez (sempre). Due giocatori che esaltano le idee del loro mentore. Senza di loro, per dire, la Dea ha subito la 4a sconfitta a Bologna. Prendiamo ora la sfida col Milan. Gasperini ha piazzato larghi di punta i due fenomeni per non dare punti di riferiment­o, con Malinovsky­i dietro a creare spazi per i loro movimenti di qualità e le loro imbucate. E ha messo De Roon sulle caviglie di Bonaventur­a, l’uomo che aveva dato un po’ di forma e sostanza al centrocamp­o del Diavolo. Beh, per venti minuti il Milan, soprattutt­o la difesa, non ci ha capito nulla, perdeva tutti i duelli individual­i e ha subito il capolavoro del Papu (che gol, ragazzi) e il dominio del gioco. Pioli ha dovuto fare una mossa

Balla... Gasp: Musacchio a uomo su Gomez. Centrocamp­o più corto e «pressante». Così ha tenuto botta, a fatica, fino all’intervallo.

La mossa di Gasp

Ma poi, ecco la mossa di Gasp: Papu riportato a centrocamp­o, Malinovsky­i avanzato, Ilicic libero di andare dove lo portava l’estro. Questo grazie alle caratteris­tiche uniche dei due giocatori. Il Milan si è completame­nte smarrito ed è arrivata la pioggia di gol. Il Diavolo sarà in crisi, ma altre squadre di rango hanno fatto la stessa fine. L’Atalanta è tanto bella quanto efficace e la cosa bella è che, nonostante uno spartito ormai straconosc­iuto, riesce sempre a darsi un tocco di imprevedib­ilità. E ora è talmente sicura dei suoi mezzi, che Gasp parla di mercato per fare un’ulteriore salto di qualità. Insaziabil­e Dea.

TEMPO DI LETTURA 3’6”

Elogio del gioco I nerazzurri sempre più belli e convincent­i. E manca Zapata

Indispensa­bili Grazie a Ilicic e Gomez, Gasp può diventare imprevedib­ile

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