La Gazzetta dello Sport

A tutto Vidal: ora il club cambia strategia

- Di Davide Stoppini

Il cileno: «Futuro? Dopo le vacanze». Zhang disposto ad andare oltre il prestito, ma il Barça non cede

Telefoni bollenti, ieri sera, intorno all’ora di cena. Perché è inutile girarci intorno: il weekend dei sogni per un tifoso nerazzurro, conclusosi con la sconfitta della Juventus in Supercoppa, ha detto una volta di più all’Inter che lo scudetto è un obiettivo, non una chimera. È un traguardo e non un puntino che neppure si vede, laggiù. «Nelle difficoltà siamo cresciuti», dice Conte. E forse pure nelle difficoltà... degli altri, verrebbe da aggiungere. Il punto è tutto nel racconto di un patto che il tecnico aveva fatto con i suoi dirigenti: vediamo dove siamo a Natale – il senso del suo ragionamen­to in tempi poco sospetti –, se la Juve è a portata di mano sarà giusto provare a fare uno sforzo in più sul mercato. Ecco qui spiegato il cambio di rotta sul nome di Arturo Vidal. Che fino a inizio dicembre era (per la società) una pista di secondo/terzo piano, quasi neppure da prendere in consideraz­ione, se non a condizioni economiche illogiche. E oggi è invece diventato l’uomo che all’improvviso mette d’accordo tutti, la carta da regalare a Conte e da piazzare sul tavolo scudetto.

La situazione

È dunque ormai quasi una corsa in solitaria, per il ruolo di centrocamp­ista. L’Inter è decisa ad andare fino in fondo con il Barcellona, concentran­do tutti gli sforzi sul cileno. E pian piano sta cadendo anche il paletto della formula, che fin qui ha bloccato qualsiasi stato d’avanzament­o. Magari è anche per questo che Vidal, appena sbarcato in Cile per la vacanze di Natale, ha raccontato ai media locali: «L’addio al Barcellona? Non mi preoccupo di questo, men che meno ora che sono in vacanza. Di queste cose si occupa il mio agente. Io sono super tranquillo e felice al Barcellona, poi al mio rientro (il 2 gennaio, ndr) si vedrà e prenderò una decisione». Parole criptiche, ma fino a un certo punto. Quel «sono felice» al Barça è in parte una dichiarazi­one ovvia – cos’altro avrebbe dovuto dire? –, in parte racconta comunque una verità. Vidal sa di essere stimato dalla dirigenza, sa che i senatori spingono per la sua permanenza. E, di più, il Barcellona può regalargli l’obiettivo della Champions League, che non ha mai vinto in carriera. Ecco perché il centrocamp­ista si trova di fronte alla decisione più difficile: restare in Catalogna o scegliere di dire sì alla corte di Conte e con lui anche a Marotta, con il quale ha avuto modo di parlare nella pancia di San Siro la notte dell’eliminazio­ne nerazzurra.

La trattativa

In questo panorama, l’Inter sa che la trattativa sarà lunga. Ma ormai s’è rassegnata all’idea di dover intavolare una trattativa onerosa: se il Barcellona non scende sotto i 20 milioni – Vidal è pur sempre il quarto marcatore della rosa dopo i tre fenomeni Messi, Suarez e Griezmann –, l’Inter deve impostare una trattativa con l’obbligo di riscatto per riuscire ad andare a dama.

Gli altri

In parallelo c’è la pista Kulusevski: in casa Inter non si sono ancora rassegnati all’idea di dover rimandare tutto a giugno, ma lo svedese non è in ogni caso alternativ­o a Vidal. E presto ci sarà un nuovo incontro con l’Atalanta per trovare la quadratura del cerchio tra l’offerta di 35 milioni presentata dall’Inter e la richiesta di 40 da parte di Percassi. In netto calo nel quotazioni di De Paul: il tipo di investimen­to non convince del tutto, al netto delle consideraz­ioni tecniche. I nomi che ha in testa Conte sono due: Marcos Alonso a sinistra e Llorente per l’attacco. Per il primo la situazione è in stand by, sul secondo è in piedi un’ipotesi di scambio di prestiti con Politano. Ma sull’esterno non va persa di vista la pista che porta alla Fiorentina. Telefoni meno bollenti, qui. Ma lo diventeran­no presto.

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●Quel gesto di Vidal al Camp Nou, dopo il gol all’Alaves di due giorni fa, resta un giallo. A Barcellona tutti sono convinti che il significat­o sia quello emerso in un primo momento, ovvero l’«io sono qui» in riferiment­o alle voci di mercato. Ma dall’entourage del giocatore emerge anche un’altra spiegazion­e: il centrocamp­ista, dopo aver indicato la tribuna, avrebbe dedicato quel gesto alla fidanzata Nia, ovvero la colombiana Sonia Isaza. Di certo c’è che la cosa non ha intaccato la fiducia dell’Inter sull’affare.

Dubbi

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Desiderata 1) Arturo Vidal, 32, centrocamp­ista 2) Dejan Kulusevski, 19, centrocamp­ista 3) Marcos Alonso, 28, esterno 4) Fernando Llorente, 34, attaccante
AP-GETTY 4 Desiderata 1) Arturo Vidal, 32, centrocamp­ista 2) Dejan Kulusevski, 19, centrocamp­ista 3) Marcos Alonso, 28, esterno 4) Fernando Llorente, 34, attaccante

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