Un Ballardini IV per salvare il Genoa Preziosi aspetta il sì
Scartato Lopez, il tecnico oggi deve dare una risposta definitiva per il dopo Motta
Ritorna mister Salvezza? Oggi, forse, sapremo. Il presidente Enrico Preziosi, dopo lunghe riflessioni insieme alla dirigenza rossoblù iniziate già nella nottata di domenica, avrebbe scelto l’ex tecnico rossoblù Davide Ballardini (che ha preso tempo) come successore di Thiago Motta, per il quale l’ennesima disfatta - sabato a San Siro contro l’Inter - ha rappresentato di fatto l’esonero.
E quattro
Contatti fra il presidente Preziosi e lo stesso Ballardini - il cui ultimo addio dal Genoa, nel novembre dell’anno scorso, era stato traumatico - sono in corso da ieri. Si attende, a breve, una risposta dell’allenatore, segnalato ieri in tribuna a Reggio Emilia per seguire la partita Sassuolo-Napoli, con gli emiliani prossimi avversari dei rossoblù alla ripresa del campionato, il 5 gennaio prossimo al Ferraris. Se dovesse arrivare la firma, per il tecnico ravennate sarebbe la quarta avventura in carriera alla guida del Genoa, che lui aveva già allenato da subentrante nel novembre 2010 (quando prese il posto di Gasperini), quindi nel gennaio 2013 (sostituendo Delneri) e, infine, nel novembre 2017 (rilevando la panchina di Juric), riuscendo a salvarsi con quattro turni di anticipo, ma venendo poi esonerato a sua volta il 9 novembre dell’anno successivo, quando poi fu richiamato Juric. Ad ora, però, Ballardini non sembra ancora convinto di dire sì.
L’indizio L’allenatore ieri era a vedere il Sassuolo, prossimo rivale
L’azzardo Lopez
D fatto, però, valutate le varie ipotesi (fra i candidati era comparso pure il nome dell’ex rossoblù Davide Nicola), il presidente Preziosi è intenzionato in linea di principio ad evitare una nuova scelta che non offra adeguate certezze. Quale sarebbe, appunto, Diego Lopez. L’uruguaiano rappresenta un’ipotesi ad ora secondaria, ma caldeggiata dal nuovo direttore sportivo Francesco Marroccu, che ben lo conosce dai tempi dell’esperienza comune a Cagliari. Lopez, che ha appena concluso il suo impegno al Penarol, accoglierebbe con soddisfazione la chiamata del Genoa per tornare in Italia, dov’era già stato - oltre che per due volte alla guida dei sardi a Bologna ed a Palermo.
La certezza del Balla
Scottato, però, da Thiago Motta, Preziosi stavolta è intenzionato a evitare altre brutte sorprese. Del resto l’ex centrocampista rossoblù del 200809, reduce dall’esperienza alla guida della Primavera del Psg, al primo incarico da numero uno sulla panchina di un club professionistico, sino all’ultimo momento - anche a rischio dell’esonero - ha continuato a portare avanti la sua filosofia di un calcio offensivo e propositivo, nel nome di una vittoria da conquistare sempre e comunque con il gioco di squadra. Dimenticandosi, però, dell’urgenza primaria legata a
Energia positiva Ritorno possibile anche per un buon feeling con l’ambiente
una classifica drammatica da risalire in fretta, e precipitando nel baratro dell’ultimo posto in classifica. Che, alla fine, gli è stato fatale. Ballardini, invece, è uomo pragmatico, che non si vergogna - se necessario - di scendere in campo con una squadra coperta, se lo scopo principale è quello di portare a casa almeno un punticino. Del resto, viaggiando a una media di 0,66 punti/partita (quella di Andreazzoli era stata di 0,62), il rischio-retrocessione dopo tredici anni consecutivi in serie A stava diventando maledettamente concreto. A Ballardini, ancora incerto sulla proposta del Grifone, andrebbe il compito di traghettare il Grifone fuori dalla zona rossa. E le prossime sfide contro Sassuolo (in casa) e Verona (in casa dell’ex Juric) potrebbero già dare le prime indicazioni sul girone di ritorno che attenderà i rossoblù. Nella speranza, poi, che pure il mercato di gennaio porti buone novelle.
L’amico della gente
Aspetti tattici a parte (nella sua ultima esperienza a Genova, Ballardini ha adottato il 3-41-2 o il 3-5-2), l’allenatore ravennate avrebbe a favore un altro elemento da non sottovalutare: è un tecnico stimato dalla piazza, e in un momento così particolare, nel quale fra i tifosi regna la sfiducia e le tensioni sulla piazza sono latenti mentre la squadra ha bisogno di tranquillità, il nome di Ballardini (ed i suoi risultati passati) varrebbero come garanzia. Come dire, insomma: crediamoci tutti, non è ancora finita.