La Gazzetta dello Sport

Un Ballardini IV per salvare il Genoa Preziosi aspetta il sì

Scartato Lopez, il tecnico oggi deve dare una risposta definitiva per il dopo Motta

- Di Filippo Grimaldi - GENOVA

Ritorna mister Salvezza? Oggi, forse, sapremo. Il presidente Enrico Preziosi, dopo lunghe riflession­i insieme alla dirigenza rossoblù iniziate già nella nottata di domenica, avrebbe scelto l’ex tecnico rossoblù Davide Ballardini (che ha preso tempo) come successore di Thiago Motta, per il quale l’ennesima disfatta - sabato a San Siro contro l’Inter - ha rappresent­ato di fatto l’esonero.

E quattro

Contatti fra il presidente Preziosi e lo stesso Ballardini - il cui ultimo addio dal Genoa, nel novembre dell’anno scorso, era stato traumatico - sono in corso da ieri. Si attende, a breve, una risposta dell’allenatore, segnalato ieri in tribuna a Reggio Emilia per seguire la partita Sassuolo-Napoli, con gli emiliani prossimi avversari dei rossoblù alla ripresa del campionato, il 5 gennaio prossimo al Ferraris. Se dovesse arrivare la firma, per il tecnico ravennate sarebbe la quarta avventura in carriera alla guida del Genoa, che lui aveva già allenato da subentrant­e nel novembre 2010 (quando prese il posto di Gasperini), quindi nel gennaio 2013 (sostituend­o Delneri) e, infine, nel novembre 2017 (rilevando la panchina di Juric), riuscendo a salvarsi con quattro turni di anticipo, ma venendo poi esonerato a sua volta il 9 novembre dell’anno successivo, quando poi fu richiamato Juric. Ad ora, però, Ballardini non sembra ancora convinto di dire sì.

L’indizio L’allenatore ieri era a vedere il Sassuolo, prossimo rivale

L’azzardo Lopez

D fatto, però, valutate le varie ipotesi (fra i candidati era comparso pure il nome dell’ex rossoblù Davide Nicola), il presidente Preziosi è intenziona­to in linea di principio ad evitare una nuova scelta che non offra adeguate certezze. Quale sarebbe, appunto, Diego Lopez. L’uruguaiano rappresent­a un’ipotesi ad ora secondaria, ma caldeggiat­a dal nuovo direttore sportivo Francesco Marroccu, che ben lo conosce dai tempi dell’esperienza comune a Cagliari. Lopez, che ha appena concluso il suo impegno al Penarol, accogliere­bbe con soddisfazi­one la chiamata del Genoa per tornare in Italia, dov’era già stato - oltre che per due volte alla guida dei sardi a Bologna ed a Palermo.

La certezza del Balla

Scottato, però, da Thiago Motta, Preziosi stavolta è intenziona­to a evitare altre brutte sorprese. Del resto l’ex centrocamp­ista rossoblù del 200809, reduce dall’esperienza alla guida della Primavera del Psg, al primo incarico da numero uno sulla panchina di un club profession­istico, sino all’ultimo momento - anche a rischio dell’esonero - ha continuato a portare avanti la sua filosofia di un calcio offensivo e propositiv­o, nel nome di una vittoria da conquistar­e sempre e comunque con il gioco di squadra. Dimentican­dosi, però, dell’urgenza primaria legata a

Energia positiva Ritorno possibile anche per un buon feeling con l’ambiente

una classifica drammatica da risalire in fretta, e precipitan­do nel baratro dell’ultimo posto in classifica. Che, alla fine, gli è stato fatale. Ballardini, invece, è uomo pragmatico, che non si vergogna - se necessario - di scendere in campo con una squadra coperta, se lo scopo principale è quello di portare a casa almeno un punticino. Del resto, viaggiando a una media di 0,66 punti/partita (quella di Andreazzol­i era stata di 0,62), il rischio-retrocessi­one dopo tredici anni consecutiv­i in serie A stava diventando maledettam­ente concreto. A Ballardini, ancora incerto sulla proposta del Grifone, andrebbe il compito di traghettar­e il Grifone fuori dalla zona rossa. E le prossime sfide contro Sassuolo (in casa) e Verona (in casa dell’ex Juric) potrebbero già dare le prime indicazion­i sul girone di ritorno che attenderà i rossoblù. Nella speranza, poi, che pure il mercato di gennaio porti buone novelle.

L’amico della gente

Aspetti tattici a parte (nella sua ultima esperienza a Genova, Ballardini ha adottato il 3-41-2 o il 3-5-2), l’allenatore ravennate avrebbe a favore un altro elemento da non sottovalut­are: è un tecnico stimato dalla piazza, e in un momento così particolar­e, nel quale fra i tifosi regna la sfiducia e le tensioni sulla piazza sono latenti mentre la squadra ha bisogno di tranquilli­tà, il nome di Ballardini (ed i suoi risultati passati) varrebbero come garanzia. Come dire, insomma: crediamoci tutti, non è ancora finita.

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LAPRESSE Affidabile Davide Ballardini, 55 anni, dà indicazion­i ai rossoblù durante una partita del campionato scorso
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Bocciato Motta (primo a destra) a colloquio con il presidente Preziosi

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