Gasp, Miha e Gattuso trio delle meraviglie
Tre allenatori in copertina. Partiamo da Gasperini. Il tecnico dell’Atalanta ha creato una macchina da calcio impressionante, per certi versi unica, riuscendo a sommare i colpi e la qualità di Ilicic e il Papu; la fisicità dei centrocampisti e la capacità dei difensori di accettare l’uno contro uno qualsiasi sia l’avversario. In serie A e in Champions. Una volta si diceva che le ossessioni tattiche dell’allenatore bergamasco non erano accettabili in realtà calcistiche di alto profilo.
Barzellette. Gasperini può vincere sulla panchina dell’Atalanta e alla guida di qualsiasi top-club del mondo. La giornata di campionato prenatalizia conferma che ci sono idee nuove in serie A. La Dea è in prima fila. Ma stanno crescendo altre realtà. Il Bologna, a esempio. Sbaglia chi riconduce i risultati ottenuti dalla squadra rossoblù solo all’emotività positiva creata dentro il gruppo dalla drammatica sfida che sta combattendo Mihajlovic. Certo, la presenza fisica di Sinisa è preziosa come testimoniano i numeri. Ma c’è anche qualcosa in più. Il Bologna ha un’identità forte che esprime anche a muso duro. Lo testimonia lo scontro tra Sinisa e Medel. Ma è uno spirito nel segno di un calcio che piace, che diverte, che garantisce punti. In molti, in estate, si chiedevano dove sarebbe arrivato un Bologna privo della sua “guida” a tempo pieno. La vittoria di Lecce conferma che i rossoblù possono guardare senza arrossire alla zona Europa. E non è un caso che Gasperini e Mihajlovic si contenderanno la Panchina d’Oro. Ritrova il sorriso Gattuso col Napoli. Non è facile per un gruppo passare dalle idee di Ancelotti a quelle di Ringhio. Ma il secondo tempo tutto furia agonistica e qualità che ha permesso alla squadra partenopea di battere il Sassuolo è il segnale che la nuova filosofia sta entrando nella testa di Insigne e compagni.