La Gazzetta dello Sport

Gasp, Miha e Gattuso trio delle meraviglie

- Di Luca Calamai

Tre allenatori in copertina. Partiamo da Gasperini. Il tecnico dell’Atalanta ha creato una macchina da calcio impression­ante, per certi versi unica, riuscendo a sommare i colpi e la qualità di Ilicic e il Papu; la fisicità dei centrocamp­isti e la capacità dei difensori di accettare l’uno contro uno qualsiasi sia l’avversario. In serie A e in Champions. Una volta si diceva che le ossessioni tattiche dell’allenatore bergamasco non erano accettabil­i in realtà calcistich­e di alto profilo.

Barzellett­e. Gasperini può vincere sulla panchina dell’Atalanta e alla guida di qualsiasi top-club del mondo. La giornata di campionato prenataliz­ia conferma che ci sono idee nuove in serie A. La Dea è in prima fila. Ma stanno crescendo altre realtà. Il Bologna, a esempio. Sbaglia chi riconduce i risultati ottenuti dalla squadra rossoblù solo all’emotività positiva creata dentro il gruppo dalla drammatica sfida che sta combattend­o Mihajlovic. Certo, la presenza fisica di Sinisa è preziosa come testimonia­no i numeri. Ma c’è anche qualcosa in più. Il Bologna ha un’identità forte che esprime anche a muso duro. Lo testimonia lo scontro tra Sinisa e Medel. Ma è uno spirito nel segno di un calcio che piace, che diverte, che garantisce punti. In molti, in estate, si chiedevano dove sarebbe arrivato un Bologna privo della sua “guida” a tempo pieno. La vittoria di Lecce conferma che i rossoblù possono guardare senza arrossire alla zona Europa. E non è un caso che Gasperini e Mihajlovic si contendera­nno la Panchina d’Oro. Ritrova il sorriso Gattuso col Napoli. Non è facile per un gruppo passare dalle idee di Ancelotti a quelle di Ringhio. Ma il secondo tempo tutto furia agonistica e qualità che ha permesso alla squadra partenopea di battere il Sassuolo è il segnale che la nuova filosofia sta entrando nella testa di Insigne e compagni.

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