La Gazzetta dello Sport

Dinamo da urlo

SINFONIA POZZECCO VIRTUS, NON BASTA IL SOLO TEODOSIC

- Di Mario Canfora - INVIATO A SASSARI

Il coach di Sassari ferma la capolista «Non ho più parole». Djordjevic: «Non può sempre vincerle Milos»

Lo schiaccion­e di Dyshawn Pierre, dopo una palla rubata, del +13 a 2’25” dal termine è la foto simbolo di una serata che consente a Sassari di bloccare la capolista Virtus, ridimensio­nandola un po’. Perché i bolognesi hanno giocato una gara scialba, con poca energia, quasi da fine stagione. Nulla di preoccupan­te, siamo appena a fine anno solare, ma una gara approcciat­a così male nessuno se l’aspettava. La Dinamo in poco più di 3’ va 10-0, ovviamente senza Teodosic che non entra mai in quintetto. Djordjevic sperava di inserirlo qualche minuto dopo, invece dopo l’ovvio timeout è costretto a metterlo in campo.

Giochino

Cosa cambia? Poco, in verità, perché il contorno stavolta è davvero imbarazzan­te. Markovic

è lento, impacciato, non alza mai i ritmi e si rifugia anche lui nel giochino più semplice: palla a Teodosic e vediamo che succede. Il serbo si inventa subito un paio di triple da fuoriclass­e, smazza assist, ma più si guarda attorno e più si stranisce, fino a esagerare nell’uno contro tutti. Succede quando nessuno ti dà una mano in attacco e in difesa, dove le voragini virtussine sono ampie. Arrivano triple su triple subite, Djordjevic si incavola di brutto, cerca di stoppare l’onda sarda alzando la voce nei timeout. Reazioni? Zero. «Abbiamo iniziato la partita camminando, questo dipende da play e dalle guardie che devono dettare il ritmo. Non si può giocare da soli, Teodosic non sempre può vincere le partite».

Solo Teodosic

Molto vero, è qui che il coach deve lavorare molto, sulla personalit­à degli altri. Avere Teodosic è un lusso, ma può anche rappresent­are un boomerang. Guardie da dimenticar­e, lunghi idem. Delia (preferito a Hunter nelle rotazioni) è stato surclassat­o da Bilan, Gamble è come se non avesse capito l’importanza della partita. E non poteva certo svoltare la serata Gaines, uscito nel secondo quarto per un dolore a un ginocchio, visto che anche lui aveva iniziato in maniera pessima. Gli unici ad alzare la testa? Pajola e Cournooh. E infatti le due triple del -4 nell’ultimo quarto sono venute da loro. «Comunque abbiamo perso dalla seconda in classifica, ci sta. Ora ripartiamo daccapo pensando al derby di Natale». Seconda in classifica che ora è a soli due punti dalla Virtus. Perfetto, il pomeriggio della Dina

mo. Con Gianmarco Pozzecco che non ha sbagliato un colpo, a parte il solito fallo tecnico. «Migliorerò, lo prometto». Non accadrà, ma non sarà un problema. Intanto, la sua Sassari gioca un bel basket, con un bilanciame­nto dentro-fuori notevole perché ha i giocatori adatti per farlo. Gli esterni sono di qualità e difendono pure, gli altri ormai rappresent­ano una sicurezza. A cominciare da Dwayne Evans, che nei primi cinque minuti del terzo quarto mette a segno undici punti e dà una spallata decisiva al match. L’ala è una grande

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 ?? CIAMILLO ?? L’urlo Dwayne Evans, ala di Sassari, 27 anni, 17 punti e 9 rimbalzi
CIAMILLO L’urlo Dwayne Evans, ala di Sassari, 27 anni, 17 punti e 9 rimbalzi

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