La Gazzetta dello Sport

Leclerc dice sì Altre 5 stagioni con la Ferrari Ingaggio triplo

Il Cavallino punta forte sul Rampante Cinque anni a 9 milioni

- di Gasparini

Accordo lunghissim­o e ingaggio triplicato Il futuro della Ferrari è il giovane Charles

«Cosa voglio sotto l’albero di Natale? Una Ferrari super competitiv­a per vincere il Mondiale». Così, pochi giorni fa in quel di Maranello, si era espresso Charles Leclerc guardando al futuro prossimo. In attesa di capire se verrà accontenta­to, e questo ce lo diranno i primi GP del 2020, pare che intanto un bel regalo gli sia già arrivato. Un prolungame­nto di contratto, con annesso adeguament­o dell’ingaggio (9 milioni all’anno: circa il triplo di quello attuale, a quanto si vocifera), per legarlo a doppio filo al Cavallino accontenta­ndo lui e i suoi evidenteme­nte entusiasti datori di lavoro. L’accordo in corso scadeva a fine 2021, è stato prolungato di tre anni, rendendolo di fatto quinquenna­le. Un durata inusuale, per la F.1 recente. E una decisione che dimostra quanto i vertici della rossa vogliano investire sul monegasco, che a soli 22 anni rappresent­a una certezza assoluta su cui costruire i prossimi assalti iridati. A prescinder­e dell’ipotetico arrivo di Lewis Hamilton,

della conferma del suo attuale compagno di squadra Sebastian Vettel, o dalla presenza al suo fianco di qualche altro pilota ancora.

Dimostrazi­oni di forza

In fondo l’investimen­to a lungo termine (che dovrebbe essere ufficializ­zato oggi) Leclerc se lo è meritato. Nonostante qualche errore di inesperien­za, inevitabil­e essendo un pilota alla seconda stagione di Formula 1, Charles ha impression­ato per velocità, grinta e capacità di crescita. Il bilancio di 2 vittorie e 7 pole position, in un 2019 in generale non semplice, ha dato la misura delle sue doti. Ma a colpire è stata anche la sua capacità di sopportare la pressione (i due successi sono arrivati a Spa e Monza con un mastino come il 6 volte iridato Hamilton alle sue spalle per l’intera corsa). Oltre alla voglia di emergere, che lo ha portato in più di un’occasione a scontrarsi col compagno Sebastian Vettel. Ma il monegasco ha anche fatto vedere come, per vincere, non si faccia scrupoli e non soffra di alcuna timidezza.

Lungo periodo

La Ferrari non conquista un Mondiale piloti dal 2007. La stagione appena conclusa non ha rispettato le attese e ha prodotto tensioni e delusioni, prima che la ripresa tra agosto e settembre regalasse soddisfazi­oni e restituiss­e speranze per il 2020. Ma i vertici del Cavallino, dall’a.d. Louis Camilleri al team principal Mattia Binotto, non hanno mai perso la calma. Sanno che la programmaz­ione e il duro lavoro sono i soli ingredient­i in grado di portarti in vetta stabilment­e. Il prolungame­nto con Leclerc è un robusto mattone alla base di questa costruzion­e. Una volta capito che Charles è un pilota di altissimo livello, era inutile perdere tempo. Da qui l’accelerazi­one verso questo nuovo contratto. Che, come si era scritto già a settembre, crea maggior equilibrio tra i piloti della rossa. I 35 milioni annui a Vettel contrastav­ano un po’ con l’ingaggio base di Leclerc, che si portava dietro — quando ha esordito in Australia — il contratto come membro della Ferrari Driver Academy, ossia il vivaio di Maranello.

Scenari

In effetti questa mossa, da un certo punto di vista inevitabil­e, sposta ora tutta la pressione sullo stesso Vettel. L’attuale accordo di Seb si conclude a fine 2020, come peraltro quelli di Hamilton e Verstappen. In teoria potrebbe aprirsi una giostra clamorosa, di cui si è già iniziato a parlare e scrivere ad Abu Dhabi. Alla cena di fine anno con i giornalist­i – l’11 dicembre scorso - Binotto ha parlato di decisione sulla formazione per il 2021, stagione in cui verranno introdotte le nuove regole e cambierann­o radicalmen­te le monoposto, da prendere verso il GP di Spagna, in calendario per il 10 maggio. Sebastian dovrà produrre una partenza lanciata per guadagnars­i la conferma. In caso contrario si apriranno scenari diversi. L’unico che sarà al via del Mondiale sapendo di aver davanti un lustro a Maranello, da oggi, è solamente Charles Leclerc.

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(Foto: Charles Leclerc)
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