La Gazzetta dello Sport

Un Natale nervoso, aspettando la crescita

- di Edoardo Lusena

Viene da dire peccato. Perché la domenica «light», causa Feste e Supercoppa, poteva essere un’occasione di crescita per gli arbitri in campo. Invece, dopo un anticipo che ha visto brillare Piccinini a Udine ancora in crescita, il turno ieri si è chiuso sul filo del nervosismo. Non tanto a pranzo, dove La Penna si è limitato a certificar­e

Atalanta-Milan (anche se con mancanze come il giallo a

Musacchio su Gomez che poteva essere più duro e quello inesistent­e a Suso). Ancora nervoso Abisso in

Lecce-Bologna: ha chiuso la gara senza errori gravi ma con diverse sviste (Poli su Babacar era da giallo) e poca personalit­à (per calmare Medel e Tachtsidis gli servono Mihajlovic e i cartellini). Manca il salto decisivo.

Peccato anche per Fourneau,

al suo debutto stagionale e alla quarta volta in A, avrebbe potuto fare di meglio in

Parma-Brescia, partita a bassa manutenzio­ne in cui il nervosismo l’ha fatta da padrone (su Kulusevski il fischio sbagliato innesca un Corini furia che si fa sbattere fuori).

Sassuolo-Napoli grossa è la confusione sotto il cielo di Chiffi: al 33’ il giusto giallo a Mario Rui quasi se lo perde. Indeciso e insicuro. Non punisce, e il Var Valeri ci mette il suo, Locatelli che abbraccia e blocca Hysaj in area. Nervi tesi, i fischietti crescono poco. Ma di Rocchi ce n’è uno e a maggio chiude. Il designator­e Nicola Rizzoli ci prova a mescolare le carte e a dare test importanti, ma il tempo stringe e non tutti sanno cogliere le occasioni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy