Teodosic & C. scatenati La Virtus domina Milano
Gli assist di Markovic, i voli di Hunter e la difesa Dal derby di Bologna al derby d’Italia, un’altra prova di forza della capolista. L’Olimpia cala alla distanza
In alto c’è la Virtus. Come prima, più di prima. Tre giorni dopo avere dominato il derby di Bologna, la capolista trionfa anche nel derby d’Italia lanciando un preciso segnale al campionato. Oggi la squadra da battere è questa Segafredo che coach Djordjevic sta plasmando attorno ai suoi dioscuri Teodosic e Markovic. Ma questo successo su Milano, battuta numericamente in tutti i 4 quarti, va oltre al ruolo e alla figura di due registi serbi e soprattutto alla presunta dipendenza da Teodosic. Perché il risultato del PalaFiera (ultima partita qui: 5 partite e 5 vittorie, poi riaprirà per i playoff) è la sintesi (quasi) perfetta di una prova corale nella quale tanti sono i protagonisti che a turno regalano giocate e numeri positivi, partendo da una difesa “fanatica” come piace all’allenatore, capace di tenere Milano al 37%.
Il sorriso di Sasha
«Dopo il derby sono qui a parlare di un’altra bella prestazione nel segno di una continuità di crescita che va avanti e mi soddisfa - sorride leggero Djordjevic -. Anche contro l’Olimpia siamo scesi in campo concentrati e motivati, con tanta energia. È bellissimo vincere così, in un ambiente splendido tra tanti tifosi in festa. Il finale del secondo quarto, quando abbiamo piazzato un 7-0, è stato decisivo per darci la carica in vista della ripresa. Poi la difesa è cresciuta forte, abbiamo tenuto gli uno contro uno senza cadere nella trappola di cercare troppo la palla. E contro la zona siamo stati dentro ai giochi attaccando con criterio. Il nostro playmaking ha funzionato bene, tutti sono stati coinvolti. Ora due giorni di pausa e pensiamo alla trasferta di Trento per finire al meglio il girone d’andata. La prossima partita per me è sempre la più importante».
Il duello
Le statistiche premiano gli assist di Markovic, i voli di Hunter, la solidità di Gamble e la tenacia di Baldi Rossi e Ricci, due finti gregari in questo sistema di gioco. Teodosic nel primo quintetto (già visto contro la Fortitudo) mette al riparo la squadra da imbarcate iniziali. Il suo duello con Rodriguez rimane molto a distanza e tutto sommato non incide più di tanto nell’esito della gara che Bologna tiene sempre in mano, salvo un solo passaggio a vuoto nel secondo quarto coinciso con l’effimero sorpasso di Milano (31-34), unico sprazzo di una gara mediocre da parte dell’AX. Così coach
Questo successo legittima la Virtus. È la favorita per Coppa e scudetto
Ettore Messina Allenatore di Milano ed ex di Bologna
I budget e gli investimenti parlano chiaro. Loro sono i più forti
Sasha Djordjevic Allenatore di Bologna ed ex di Milano
Messina, lungamente applaudito dal suo vecchio pubblico, viene ancora una volta respinto a Bologna (gli accadde anche nel 2002 per la prima volta da avversario con Treviso).
Il grazie di Messina
«Evidentemente tornare qui non mi dice bene - sospira l’Ettore -. Voglio ringraziare i tifosi per la bella accoglienza, per un attimo mi sono rivisto nella Virtus dell’avvocato Porelli e di Alberto Bucci. La partita è stata segnata dalla loro aggressività mentale e anche fisica. Abbiamo prodotto un attacco molto povero che, tirando male, ha concesso 19 punti in contropiede alla Virtus. È andato tutto storto, dal riscaldamento fino al 40’, ci sarebbe da preoccuparsi. Questo successo legittima il primato della Virtus, adesso è lei la favorita per le Final Eight di Coppa Italia e per lo scudetto. Noi diventiamo contendenti». Intanto con l’arrivo di Sykes gli stranieri effettivi diventano dieci: l’ex avellinese farà il suo debutto contro lo Zenit venerdì in Eurolega. Lanciata la palla pesante al collega, tocca a Djordjevic rimandarla al mittente: «Lasciamo perdere - ribatte il tecnico della V nera -. La favorita era e rimane Milano, per coppa, campionato e anche Eurolega. Il budget e gli investimenti parlano chiaro. Loro sono i più forti, noi siamo una squadra che vuole crescere». La chiosa spetta al patron Massimo Zanetti, soddisfatto per la doppietta derby e Milano: «Due grandi colpi ma questo è il più bello, la ciliegina di un grande 2019 sorride Mister Segafredo -. Mi è piaciuta la grinta e la voglia di vincere della squadra. Come si dice: tanta roba. E con Teodosic in primo quintetto abbiamo più equilibrio».