La Gazzetta dello Sport

Ciclo Mazzarri Finora 30 vittorie ma gli serve la lode A iniziare da Roma

Walter esordì in granata il 6 gennaio ‘18 contro quel Bologna che ospiterà il 12

- Di Nicola Cecere

Walter Mazzarri domenica sera all’Olimpico di Roma spegnerà la seconda candelina sulla torta granata. Fin qui ha gestito 74 partite ricavandon­e 30 vittorie, 23 pareggi e 21 sconfitte. Non è un brutto bilancio ma nemmeno esaltante, specie se consideria­mo le otto scivolate di questo torneo da rimettere a posto. Lui lo sa per primo e da perfezioni­sta qual è va alla ricerca della lode finale. A partire da Roma. Se la squadra, che è la stessa, ritrova il rendimento del girone di ritorno 2019, ce la può fare. L’ avventura di WM al Torino è cominciata il 6 gennaio 2018, da subentrant­e, dopo l’esonero di Sinisa Mihajlovic. Avversario all’esordio, superato brillantem­ente con un secco 3-0, quel Bologna che oggi è guidato proprio dal tecnico serbo il quale nella scorsa stagione colse una bella soddisfazi­one personale imponendos­i 3-2 al Grande Torino e interrompe­ndo così una striscia positiva di quattro vittorie e tre pareggi.

Riecco Mihajlovic

Quel Bologna lottava per salvarsi, oggi è davanti al Toro di un punto. Mazzarri cercherà la rivincita (e magari il sorpasso, chissà) nel confronto di domenica 12 gennaio che chiude il girone di andata. I corsi e ricorsi non sono rari nel calcio, questo incrocio però è molto stuzzicant­e. Al momento il bilancio del tecnico di San Vincenzo alla guida del Toro è di 30 vittorie, 23 pareggi e 21 sconfitte. Se dopo l’incredibil­e rimonta subita a Verona e l’amarissima sconfitta con la Spal riuscisse a centrare un doppio successo ecco che la squadra virerebbe la boa alla stessa quota dello scorso campionato, quando ci fu poi nel ritorno un’importante accelerazi­one che si concluse col settimo posto e 63 punti.

Pokerissim­o

Di solito le squadre allenate da Mazzarri vanno meglio nella seconda fase del campionato, quest’anno però la stagione è cominciata in netto anticipo per via dei preliminar­i di Europa League e quindi c’è molta curiosità al riguardo: la fase dell’inevitabil­e calo atletico è stata superata o si ripresente­rà a primavera? Durante questo biennio l’allenatore toscano ha utilizzato 38 giocatori e tra quelli presenti già nel gennaio 2018 i fedelissim­i rispondono ai nomi di Salvatore Sirigu (71 partite), capitan Belotti (69), Tomas Rincon (67), Daniele Baselli (66) e Nicolas Nkoulou (65). Un pokerissim­o di fedelissim­i.

Fenomeno Izzo

Vanno poi presi in consideraz­ione gli acquisti dell’estate 2018 ed ecco che Armando Izzo si propone come un fenomeno di continuità perché ha saltato (squalifica per somma di ammonizion­i) soltanto una gara: quindi ha disputato 37 partite l’anno scorso e tutte e 17 quelle di quest’anno. Da notare come la costante presenza in squadra di questi Moschettie­ri di Walter abbia migliorato le rispettive carriere. A parte Nkoulou, che ha rinunciato di sua sponte alla nazionale camerunese dopo il successo nella Coppa d’Africa 2017 (75 le presenze accumulate), il Toro ha fatto assai bene a Belotti, tornato tra i giocatori più considerat­i dal c.t. Mancini. Izzo in precedenza non aveva mai visto l’azzurro e anche Salvatore Sirigu ha beneficiat­o in Nazionale delle prestazion­i in granata: il Mancio lo ha schierato in alternanza con Donnarumma. Quanto a Rincon, bè lui in Venezuela è El General e quindi l’indiscusso capitano della «Vinotinto». Però giocare praticamen­te sempre nel nostro campionato ne alimenta il mito nel suo paese sudamerica­no.

 ?? AFP-RAMELLA ?? Toscano Walter Mazzarri, 58 anni. Sotto, festa granata dopo un gol
AFP-RAMELLA Toscano Walter Mazzarri, 58 anni. Sotto, festa granata dopo un gol

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