Ciclo Mazzarri Finora 30 vittorie ma gli serve la lode A iniziare da Roma
Walter esordì in granata il 6 gennaio ‘18 contro quel Bologna che ospiterà il 12
Walter Mazzarri domenica sera all’Olimpico di Roma spegnerà la seconda candelina sulla torta granata. Fin qui ha gestito 74 partite ricavandone 30 vittorie, 23 pareggi e 21 sconfitte. Non è un brutto bilancio ma nemmeno esaltante, specie se consideriamo le otto scivolate di questo torneo da rimettere a posto. Lui lo sa per primo e da perfezionista qual è va alla ricerca della lode finale. A partire da Roma. Se la squadra, che è la stessa, ritrova il rendimento del girone di ritorno 2019, ce la può fare. L’ avventura di WM al Torino è cominciata il 6 gennaio 2018, da subentrante, dopo l’esonero di Sinisa Mihajlovic. Avversario all’esordio, superato brillantemente con un secco 3-0, quel Bologna che oggi è guidato proprio dal tecnico serbo il quale nella scorsa stagione colse una bella soddisfazione personale imponendosi 3-2 al Grande Torino e interrompendo così una striscia positiva di quattro vittorie e tre pareggi.
Riecco Mihajlovic
Quel Bologna lottava per salvarsi, oggi è davanti al Toro di un punto. Mazzarri cercherà la rivincita (e magari il sorpasso, chissà) nel confronto di domenica 12 gennaio che chiude il girone di andata. I corsi e ricorsi non sono rari nel calcio, questo incrocio però è molto stuzzicante. Al momento il bilancio del tecnico di San Vincenzo alla guida del Toro è di 30 vittorie, 23 pareggi e 21 sconfitte. Se dopo l’incredibile rimonta subita a Verona e l’amarissima sconfitta con la Spal riuscisse a centrare un doppio successo ecco che la squadra virerebbe la boa alla stessa quota dello scorso campionato, quando ci fu poi nel ritorno un’importante accelerazione che si concluse col settimo posto e 63 punti.
Pokerissimo
Di solito le squadre allenate da Mazzarri vanno meglio nella seconda fase del campionato, quest’anno però la stagione è cominciata in netto anticipo per via dei preliminari di Europa League e quindi c’è molta curiosità al riguardo: la fase dell’inevitabile calo atletico è stata superata o si ripresenterà a primavera? Durante questo biennio l’allenatore toscano ha utilizzato 38 giocatori e tra quelli presenti già nel gennaio 2018 i fedelissimi rispondono ai nomi di Salvatore Sirigu (71 partite), capitan Belotti (69), Tomas Rincon (67), Daniele Baselli (66) e Nicolas Nkoulou (65). Un pokerissimo di fedelissimi.
Fenomeno Izzo
Vanno poi presi in considerazione gli acquisti dell’estate 2018 ed ecco che Armando Izzo si propone come un fenomeno di continuità perché ha saltato (squalifica per somma di ammonizioni) soltanto una gara: quindi ha disputato 37 partite l’anno scorso e tutte e 17 quelle di quest’anno. Da notare come la costante presenza in squadra di questi Moschettieri di Walter abbia migliorato le rispettive carriere. A parte Nkoulou, che ha rinunciato di sua sponte alla nazionale camerunese dopo il successo nella Coppa d’Africa 2017 (75 le presenze accumulate), il Toro ha fatto assai bene a Belotti, tornato tra i giocatori più considerati dal c.t. Mancini. Izzo in precedenza non aveva mai visto l’azzurro e anche Salvatore Sirigu ha beneficiato in Nazionale delle prestazioni in granata: il Mancio lo ha schierato in alternanza con Donnarumma. Quanto a Rincon, bè lui in Venezuela è El General e quindi l’indiscusso capitano della «Vinotinto». Però giocare praticamente sempre nel nostro campionato ne alimenta il mito nel suo paese sudamericano.