La Gazzetta dello Sport

Il Chelsea ribalta l’Arsenal con Jorginho (e polemiche)

Il regista italiano dei Blues evita il rosso poi segna l’1-1 su errore del portiere Infine, è Abraham a firmare il sorpasso

- - INVIATO A LIVERPOOL bold

Nel giorno in cui la Var è la grande protagonis­ta della gara dell’Anfield, l’errore umano fa da sottofondo al derby dell’Emirates, vinto in rimonta 2-1 dal Chelsea e con l’Arsenal furibondo per la mancata espulsione di Jorginho. Il centrocamp­ista italiano di origine brasiliana è il protagonis­ta in lungo e in largo della partita. Al 55’ viene ammonito per una trattenuta su Lacazette. Ventuno minuti dopo, Jorginho contrasta in modo scomposto Guendouzi a centrocamp­o. Il secondo giallo pare inevitabil­e, ma l’arbitro Pawson grazia il giocatore del Chelsea. All’82’ – la cronaca è fondamenta­le per ricostruir­e bene la giornata – Jorginho è a sua volta abbattuto da Lacazette. Punizione per il Chelsea. La battuta è di Mount: Leno esce a vuoto, Jorginho si libera in modo sbrigativo di Torreira e infila il pallone in rete. Crimine perfetto.

Arsenal in caduta

Questo è il Jorginho day, romanzesco. Poi c’è il resto, ed è un Arsenal che, al netto degli errori arbitrali, continua la sua marcia del dolore. L’immagine della disperazio­ne di Mikel Arteta - al debutto all’Emirates nel suo nuovo ruolo di manager dei Gunners – dopo il 2-1 di Abraham è il simbolo del travaglio attuale. L’Arsenal è dodicesimo, più vicino alla zona retrocessi­one che all’Europa. Non vince in casa da ottobre. In un’intervista rilasciata in queste ore, l’ex allenatore Unai Emery ha rivelato che la caduta dei Gunners è iniziata il 21 ottobre, con la sconfitta sul campo dello Sheffield United: «In quel momento il vento è girato. Si è rotto qualcosa». L’allenatore ex Siviglia, esonerato il 29 novembre dopo la sconfitta in Europa League contro l’Eintracht Francofort­e, lascia intendere che il controllo della squadra gli sia sfuggito gara dopo gara. Dopo la transizion­e di Ljungberg, la squadra è stata affidata a Mikel Arteta, ex centrocamp­ista dell’Arsenal ed ex assistente di Guardiola al Manchester City. «Avevo detto a mia moglie che un giorno sarei tornato», ha raccontato lo spagnolo. Il sogno si è realizzato, ma potrebbe rivelarsi un incubo.

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AFP La svoltaJorg­inho festeggia con Azpilicuet­a mentre Guendouzi si dispera

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