La Gazzetta dello Sport

Tanak da garzone in officina alla conquista del Mondiale

L’estone, che dopo 25 anni ha riportato il titolo alla Toyota, faceva il meccanico Nel 2020 ci riproverà con Hyundai

- Di Massimo Brizzi

Ott Tanak, capace di riportare la Toyota a vincere il Mondiale rally dopo 25 anni, tra meno di 20 giorni sarà a Montecarlo al volante della Hyundai. Una nuova avventura, per il campione Wrc, assieme alla squadra che ha vinto il suo primo titolo marche a tavolino, dopo la cancellazi­one della gara finale per gli incendi in Australia. «Siamo stati avversari per anni e ho molto rispetto per la Hyundai: sarà interessan­te vedere cosa potremo ottenere adesso», ha detto Tanak.

Fine del dominio

Al pilota estone e al suo navigatore, l’ex judoka Martin Jarveoja, piacciono le sfide. Primo pilota a portare un titolo al suo Paese — traguardo sottolinea­to dalla presidente­ssa della repubblica baltica Kersti Kaljulaid e dal premier Juri Ratas — ha interrotto un dominio francese che durava da 15 anni. Quelli dominati dai due Sebastien: Loeb (9 titoli) e Ogier (6). «Nessuno più di te meritava il successo quest’anno, benvenuto nel club»: l’investitur­a per Tanak è arrivata proprio da Ogier, che ne ha preso il posto alla Toyota dopo la rottura burrascosa con la Citroën. «Ho raggiunto il sogno della mia vita — spiega Tanak —. È il coronament­o di tanti sacrifici». Iniziati da piccolo, quando il padre Ivar, discreto rallista nonché pompiere, lo fa lavorare nella sua officina invece di mandarlo a giocare con gli amici. Lì Tanak si è appassiona­to alla meccanica, preparando le prime vetture da rally: «Se non fossi diventato pilota, avrei fatto l’ingegnere o il meccanico». Scoperto dal connaziona­le Marko Martin, comincia nelle gare minori, vincendo due titoli nazionali (2008-2009) e approdando al Mondiale nel programma Pirelli Star Driver (2010). Poi Malcom Wilson lo vuole alla M-Sport (2011).

Poteva smettere

Ma il primo podio, 3° in Sardegna nel 2012 con la Ford Fiesta Wrc, non basta. Nel 2013 si ferma e torna in patria per correre a livello locale e occuparsi di raduni e assistenza. «Credevo che il treno fosse passato, mi sono dedicato ai miei affari». E invece il salvagente glielo lancia ancora Wilson, con la squadra satellite D-Mack in Wrc2. Poi nel 2015 il ritorno nel Mondiale e un’ascesa costante: prima vittoria nel 2017 ancora in Sardegna con la Fiesta e l’approdo nel 2018 alla Toyota, dove con 4 vittorie mette le basi per il volo iridato di quest’anno (6 centri). Sposato con Janika e padre di due figli, Mia e Ron, Tanak vive ancora sull’isola natia di Saaremaa. Il team manager Tommi Makinen l’ha elogiato, ma lui si schermisce: «Credo solo di essere un padre normale che ha guidato la Toyota al Mondiale».

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AFP Primo titolo Ott Tanak, estone, 32 anni, campione su Toyota Yaris

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